Nel 2017 oltre 130mila domande di Asilo: boom di Nigeriani e Bengalesi

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Crescono le domande di asilo. Nel 2017, infatti, le domande di asilo presentate sono state 130.119, in crescita rispetto alle 123.600 del 2016.

Nella ripartizione per nazionalità, al primo posto ci sono i connazionali di Osegnale, i nigeriani, con 25.964 istanze. Al secondo posto i bengalesi con 12.731 domande (con un boom dei +87%). Al terzo i pakistani con 9.728. Tutti Paesi dove non ci sono guerre. Il che denota il ridicolo di questa situazione: perché si permette anche solo a nigeriani, pakistani e bengalesi di presentare domanda di Asilo? Su quali basi demenziali, altro che gli affari sporchi delle coop del PD?

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Dai dati riepilogativi del Viminale le domande di asilo esaminate sono calate del 10,5%: da 91.102 nel 2016 a 81.527 nel 2017. E questo anche se sul fronte delle commissioni territoriali (fissate nel numero di venti) competenti all’esame delle domande, con successivi decreti del Ministro dell’Interno sono state istituite altre sezioni (ad oggi 28 sezioni, per un totale di 48 collegi giudicanti, comprese le commissioni territoriali).

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«Forse c’è stato un rallentamento intorno all’estate – spiega l’avvocato dell’Asgi (la famigerata Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione finanziata dallo speculatore apolide Soros) Nazzarena Zorzella, attiva a Bologna -perché si aspettava il nuovo sistema notifiche introdotto dal decreto Minniti (poi sospeso con circolare di luglio) e anche negli ultimi tempi vediamo che non stanno convocano molto, forse perché aspettano l’entrata a ruolo dei nuovi commissari a concorso».

Quanto alle domande esaminate lo scorso anno, sei su dieci (46.992, pari al 58%) sono state respinte.

Crescono, al contrario, nel 2017 le misure di protezione umanitaria, una marchetta alle coop per tenere in Italia chi non ha diritto di Asilo: ne hanno beneficiato 20.166 fancazzisti (il 25% delle domande esaminate), mentre nel 2016 i permessi di soggiorno per protezione umanitaria rilasciati furono 18.979 (il 21% del totale). Non a caso la protezione umanitaria è finita nel mirino dei partiti di centrodestra. Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia sono tutti d’accordo nel prometterne l’abolizione in caso di vittoria alle elezioni.