Profughi a processo ammettono: “Ci ha inviato ISIS per fare stragi”

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Tre richiedenti asilo di nazionalità siriana a processo presso il tribunale tedesco di Amburgo. Sono membri di una cellula terroristica islamica: i tre sono stati inviati da ISIS come profughi.

Il 26enne Mohamed A., il più esperto del gruppo, in sede di interrogatorio, ha ammesso che i vertici dello Stato islamico lo hanno inviato in Europa infiltrandosi tra i clandestini richiedenti asilo giunti con i flussi del 2015. Il che apre scenari sempre più inquietanti: quanti ne hanno inviati, oltre questi tre e la decina che ha colpito a Parigi e Bruxelles? Per non parlare di quelli sbarcati in Italia come il ‘camionista di Berlino’ Amri.

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Dopo avere ricevuto addestramento militare nei campi di ISIS a Raqqa, l’ex capitale del Califfato, ha ricevuto la somma di 1,500 dollari e un passaporto falso e, con questi, l’ordine di infiltrarsi come richiedente asilo: e una volta raggiunta la Germania, di rimanere in attesa di ulteriori istruzioni.

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Dal 2015, sono stati innumerevoli le prove provenienti da numerose fonti che hanno segnalato l’intenzione dei vertici dell’ex Califfato di inviare combattenti in Europa, nelle vesti di richiedenti asilo, come tattica prediletta ritenuta idonea a portare la jihad in Europa.

Risale al 2016 un rapporto del Servizio federale di intelligence tedesco (BND), contenente la segnalazione che centinaia di jihadisti sarebbero giunti in Europa travestiti da rifugiati. Mentre nel 2017, la Heritage Foundation ha pubblicato un dossier dove ha segnalato che, nel 54% dei casi, i progetti terroristici scoperti dall’intelligente tedesca sarebbero da addebitare a richiedenti asilo.

E poi, ovviamente, ci sono le stragi fatte dai profughi a Parigi, Bruxelles e Berlino.