Teppisti politici. La violenza antifà, nel giorno del ricordo dei martiri delle foibe, sconvolge le città italiane. A Macerata violenza verbale, bieca e disgustosa, con il corteo guidato dalla Kyenge che ha invocato l’infoibamento degli italiani “da Trieste in giù”:
«Ma che belle son le foibe da Trieste in giù», a guidare il corteo Kyenge
A Piacenza, invece, una violenza fisica. Con cosiddetti antifascisti che hanno assaltato le forze dell’ordine, vandalizzato il centro cittadino:
PIACENZA, TEPPISTI ROSSI BRUTALIZZANO CARABINIERE IN NOME DI OSEGHALE – VIDEO
E violenza anche a Torino (e in altre città italiane), mentre gli attivisti di Forza Nuova ricordavano le vittime delle Foibe in Corso Cincinnato davanti alla lapide commemorativa, un corteo antifà si è diviso in vari tronconi nel tentativo di raggiungere la zona della commemorazione.
Un gruppo di manifestanti del corteo antifascista si è staccato e ha lanciato sassi, bottiglie e una bomba carta contro le forze dell’ordine. L’azione, in via Luzzati, è stata bloccata con una carica di polizia al termine della quale è stato fermato un manifestante.
“Quelli che oggi parlano tanto di accoglienza – ha detto il coordinatore regionale di Forza Nuova, Luigi Cortese – sono gli stessi che 73 anni fa erano amici dei Partigiani di Tito che uccidevano gli italiani in modo atroce, e che hanno fatto morire di fame i profughi istriani dalmati e giuliani quando sono scappati dalle loro terre”. I commercianti si sono lamentati: “hanno acceso i fumogeni, io questa roba la devo buttare”, ha urlato un commerciante con un banco di frutta e verdura. “Non potete bloccarci il lavoro. Noi qui ci viviamo e ci lavoriamo. È assurdo”, ha inveito contro il corteo.
Non li vuole più nessuno. Il 4 marzo arriva lo sfratto.