Macerata, Centri sociali chiudono scuole, manifestazione a favore degli spacciatori nigeriani

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Scuole chiuse domani a Macerata per la manifestazione non autorizzata dei centri sociali a favore degli spacciatori nigeriani. Dei quali, del resto, sono clienti.

Alla manifestazione hanno aderito anche Fiom, associazioni studentesche e movimenti della cosiddetta sinistra. Si temono disordini. Tanti i negozi che resteranno chiusi, con un dispiegamento massiccio di forze dell’ordine.

Ieri sera, invece, manganellata alla manifestazione pacifica di cittadini e militanti di Forza Nuova contro la Mafia Nigeriana. Una quindicina di esponenti di Forza Nuova sono stati portati in questura per l’identificazione.

La testimonianza dei responsabili locali del movimento:

“In tanti anni di militanza politica, in tanti anni di frequentazione della piazza, difficilmente abbiamo assistito a un sopruso talmente evidente e spudorato come quello verificatosi a Macerata la sera dell’8 febbraio. A fronte del divieto d’autorità della manifestazione, la lista elettorale “Italia agli Italiani” e la comunità politica di Forza Nuova hanno optato per lo svolgimento di un semplice comizio elettorale, assolutamente legittimo in prossimità delle elezioni politiche del 4 marzo.

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Non c’erano bandiere, non c’erano striscioni, non c’era men che meno alcun corpo atto ad offendere. C’era solo una comunità di popolo, stretta attorno ai propri capi e dirigenti che avrebbero dovuto esporre alla cittadinanza e alla stampa (erano presenti giornalisti da tutto il mondo) le proprie tesi politiche e il proprio programma. Presente sul posto una numerosa delegazione di militanti forzanovisti riminesi e tanti altri giunto dal territorio romagnolo.

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E’ stato davvero surreale vedere il segretario nazionale di un partito, in piena campagna elettorale e dinanzi a svariate decine di operatori della stampa, non riuscire a parlare a causa dello strattonamento delle forze di polizia, operanti su disposizioni di ordine pubblico a dir poco imbarazzanti.

Come è naturale che sia, i militanti hanno fatto quadrato attorno al proprio segretario nazionale Roberto Fiore, facendo semplicemente scudo, senza alcuna intenzione offensiva, all’imperversare disordinato del reparto celere.

Ancora più surreale, quasi lisergico, il comportamento dei tutori dell’ordine nel momento in cui la conferenza stampa, pur tra mille difficoltà, volgeva al termine e i militanti stavano tranquillamente defluendo verso la zona in cui avevano dovuto (su disposizione della questura) parcheggiare le proprie automobili, al fine di rientrare alle loro abitazioni.

Un’immotivata carica, una scriteriata violenza, il trascinamento di molti militanti, semplici cittadini, giornalisti, nelle stanze della questura; senza tener minimamente conto della presenza di donne, anziani, disabili e provocando così numerosi feriti.

Ancor più incomprensibile il fermo a cui una quindicina di militanti sono stati sottoposti, trattenuti fino al primo mattino in questura per una semplice identificazione, culminato con l’arresto del responsabile regionale per Forza Nuova in Romagna Mirco Ottaviani, accusato di una “aggressione” di cui è piuttosto stato vittima.

E’ evidente: la forza della nostra ragione incute timore, ancor più quando, come in questo contesto storico, questa ragione, questi ideali, questa consapevolezza, escono dai soliti circuiti ristretti e diventano proprietà del popolo, azione sociale, lotta quotidiana. Altrettanto evidente che l’arresto del responsabile forzanovista, più volte al centro dell’attenzione mediatica per le azioni condotte sul territorio riminese e romagnolo in generale, non abbia alcuna giustificazione se non quella della repressione e dell’ostruzione delle attività forzanoviste che raccolgono ovunque sempre più consenso.

L’arresto, inoltre, costituisce un grave danno al regolare svolgimento della campagna elettorale, che viene compromessa così dalla partecipazione di uno dei suoi candidati di punta.