I sedicenti profughi in provincia di Rovigo verso il raddoppio. Almeno questa è l’intenzione del governo. E così sarà, se rimarrà in carica. La denuncia arriva da Luigia Modonesi, sindaco di Fiesso da tempo in prima linea contro l’arrivo di richiedenti asilo nel proprio comune, e candidata al Senato con il centrodestra.
“Secondo i nostri calcoli, potrebbero diventare anche 1.500-1.800”, ha detto nella mattinata di martedì 6 febbraio alla presentazione ufficiale della sua candidatura.
Un calcolo ricavato direttamente dall’ultimo bando della prefettura per l’assistenza ai richiedenti asilo in Polesine, destinato a pianificare il fabbisogno economico del sistema accoglienza per i prossimi due anni. Il tetto massimo dell’accoglienza in Polesine crescerebbe fino a quota 1.360 unità, assorbendo risorse per un totale di 34 milioni e 748mila euro.
Certo, quello tracciato dal bando della prefettura è un quadro che tiene conto di ogni possibilità dal punto di vista dei possibili arrivi. E il raddoppio è solo una ‘ipotesi’. Ma è evidente che se non verranno cacciati apriranno le porte. Anzi, le spalancheranno, perché prenderanno il risultato come un via libera popolare e non avranno più le remore pre-elettorali.
Tutti soldi che andrebbero spesi salvare gli italiani, traditori con le mani sporche di sangue