Parma: “Anziana malata spostata da ospedale perché figlio maschio turbava islamiche”

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“Una notizia che se fosse vera sarebbe scandalosa ma che darebbe la riprova di come nell’Italia e nell’Emilia-Romagna governate dal PD sono gli islamici a imporre le loro regole anche nei luoghi pubblici dove si curano le persone, in barba ai disagi che vivono i malati, allo stato laico e pluralista e alle millenarie tradizioni degli italiani”.

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Il vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri, fa riferimento alla denuncia di un episodio che sarebbe avvenuto nei giorni scorsi all’Ospedale Maggiore di Parma e di cui lo stesso Rainieri chiede conto in una interrogazione alla Giunta regionale.

Una donna anziana di 89 anni appena operata sarebbe infatti stata spostata in una camera diversa da quella in cui era stata inizialmente sistemata a seguito delle lamentele di una parente di religione musulmana della paziente con cui condivideva la prima camera. Motivo dello spostamento sarebbe stato che l’anziana era assistita durante la notte dal figlio, la cui presenza maschile notturna in contemporanea con quelle femminili delle pazienti e della stessa donna che assisteva la propria congiunta, sarebbe stata contraria ai precetti della fede islamica.

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“Voglio sapere se in una Regione nel cui Statuto è stabilito che è ‘consapevole del proprio patrimonio culturale, umanistico, ideale e religioso e dei principi di pluralismo e di laicità delle istituzioni’ è ritenuto legittimo mettere in difficoltà una paziente anziana in ospedale perché un’altra paziente e i suoi parenti devono poter rispettare precetti religiosi esclusivamente loro – ha quindi proseguito il Consigliere regionale leghista – Di sicuro nella gran parte dei paesi di cultura islamica non c’è il minimo rispetto per chi professa un’altra religione. Quindi non si capisce in base a che cosa noi dobbiamo accettare a casa nostra tradizioni e regole loro anche quando non le condividiamo, come la distanza da tenere tra un uomo e una donna, e oltretutto comportano disagi”.