Femminista tedesca ammette di essersi sbagliata sull’accoglienza, e ora si prepara ad emigrare in Polonia

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Il brutale risveglio per la femminista Rebecca Sommer. L’attivista tedesca, tra le paladine dell’accoglienza durante la crisi dei cosiddetti profughi, una di quelle che girava con i cartelli ‘refugees welcome’, ora ha deciso di emigrare in Polonia: la società che l’arrivo di un milione di immigrati musulmani ha creato è, parole sue, ‘invivibile’.

Nel 2012 Rebecca Sommer ha fondato l’associazione di aiuto per i rifugiati Arbeitsgruppe Flucht + Menschen-Rechte (AG F + M) [Gruppo di lavoro Asilo + diritti umani]. Alla fine del 2015, questa artista, fotografa, giornalista e documentarista ha applaudito la decisione di Angela Merkel di aprire i confini tedeschi ai “rifugiati”.

A quel tempo volevo aiutare tutti e davvero credevo che tutte queste persone fuggissero dall’inferno e fossero in uno stato di completo disagio“, ha spiegato l’attivista in un articolo pubblicato dal settimanale polacco Do Rzeczy il 15 gennaio scorso, rivelando il suo brusco risveglio.

Nel 2015, la sua ONG aveva circa 300 volontari che si occupavano dei nuovi arrivati.

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Pensavo che la loro visione medievale sarebbe cambiata con il tempo … ma dopo aver visto queste situazioni accadere ripetutamente e osservando quello che stava accadendo intorno a me, come volontaria, ho dovuto riconoscere che i rifugiati musulmani sono cresciuti con valori che sono totalmente diversi, hanno subito il lavaggio del cervello fin dall’infanzia e sono indottrinati dall’Islam e assolutamente non intendono adottare i nostri valori. Peggio ancora, considerano noi ‘infedeli’ con disprezzo e arroganza ».

E’ stato un brutto risveglio quando ho notato che queste persone che avevo aiutato, che stavano mangiando, bevendo, ballando e ridendo con me, che non pregavano, che non andavano alla moschea, che non rispettavano il Ramadan, mi hanno definito ‘la stupida puttana tedesca’ mentre mangiava il mio cibo e si trovava nel mio giardino“.

Rebecca Sommer dice che non è un caso isolato, che anche molti altri volontari sono arrivati alla fine ad avere la stessa percezione e che ora ci sono molti meno volontari disponibili.

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Riconosce inoltre che, attraverso il loro numero, questi immigrati musulmani rappresentano una minaccia per il modo di vivere tedesco, e che ciò peggiorerà con il ricongiungimento familiare.

Ha anche detto al settimanale polacca Do Rzeczy che conosce personalmente tedeschi che si stanno preparando a emigrare in Polonia perché ne hanno abbastanza. E ha aggiunto che Polonia e Ungheria diverranno isole di stabilità in una Europa in preda al caos multietnico.

Isole di stabilità ma anche democrazia perché anche Rebecca Sommer nota che la democrazia non esiste più realmente in Germania … Quando gli attivisti per i diritti umani hanno voluto denunciare conversioni forzate all’Islam i loro account sui social network sono stati bloccati.