Mamma Pamela: “Capisco Luca Traini e la sua rabbia contro immigrati”

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Alessandra Verni, la mamma di Pamela, piange la figlia morta e smembrata e ritrovata dentro due valigie a Pollenza, Macerata. Piange quella che è la sorellina di tutti noi.

Non vuole violenza, perché da mamma è annichilita dal dolore. E chi è annichilito non ha neanche la rabbia dentro di sé.

Ma “da mamma ferita a morte capisco bene la rabbia di questo ragazzo che è andato in giro per Macerata a far fuoco“.

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Ma occorre concentrarsi sugli assassini di Pamela, sul nigeriano Innocent, “il carnefice di mia figlia”.

E ha ragione. Ma dobbiamo anche concentrarsi sui possibili carnefici futuri delle tante Pamela che vivono in Italia. Spacciatori neri che sciamano a Macerata e in tutte le città italiane. Questo è stato a muovere Traini. Che non è riuscito a controllare la rabbia e l’ha sfogata su probabili spacciatori come Innocent.

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Alessandra Verni, però, vuole vendetta, perché la giustizia non è solo l’ergastolo: “Lo diano ai carcerati, non lo mettano in una cella in isolamento. So che c’è una legge dei carcerati”. E se un giorno lo lasceranno libero troverà quella mamma ad aspettarlo: “Io vorrei solo avere Innocent tra le mani”.

“Destra e sinistra si devono unire e rendere giustizia a Pamela, facessero uscire lo Stato, se ancora c’è”. I funerali non si sa quando ci saranno. La funzione, dice la mamma di Pamela, “sarà aperta a tutti, se volete dare un saluto a Pamela siete i benvenuti. Parlo agli esseri umani”.