Orrore tribale sul corpo di Pamela: “Asportato e ripulito il pube”

Vox
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Sul caso di Pamela Mastropietro sempre più evidente l’ombra oscura del rito tribale nigeriano.
Le ricostruzioni degli inquirenti fanno emergere particolari scioccanti e macabri dei momenti successivi all’omicidio.

Innocent Oseghale, il 29enne nigeriano ex profugo – come subito scritto da Vox – residente a Macerata, dopo aver fatto a pezzi il corpo di Pamela si è diretto a comprare due taniche di candeggina, le ha versate prima sul corpo della giovane poi in casa e sul terrazzo per cancellare ogni traccia di sangue e dna dall’abitazione.

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Prima avrebbe smembrato la nostra povera ragazzina in 20 pezzi: la testa, gli arti, tirati e i seni. Non solo: sarebbe stata anche operata l’asportazione e la ripulitura del pube. Un atto tipicamente di magia nera sessuale.

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Poi qualcuno si meraviglia se, sconvolto da quanto avvenuto, qualcuno spara. Era matematico.

Secondo gli inquirenti, invece, sarebbe stato attuato per mascherare una violenza sessuale. Sono stati disposti prelievi e tamponi vaginali per chiarire questo giallo. I carabinieri smentiscono il rito vodoo e il cannibalismo sul corpo della giovane.

Ma perché un assassino dovrebbe tentare di nascondere la violenza sessuale?