Calano gli occupati in Italia dello 0,3% (-66 mila persone, uomini e donne che hanno perso il lavoro), tornando al livello di ottobre. Il tasso di occupazione scende così al 58,0% (-0,2 punti percentuali). Questo è l’unico dato che conta.
Il calo dell’occupazione nell’ultimo mese interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Risultano in diminuzione i dipendenti, sia permanenti sia a tempo determinato, mentre rimangono stabili gli indipendenti.
Nel trimestre ottobre-dicembre si registra un misero incremento degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,1%, +16 mila).
Ma, miracolo, diminuiscono i disoccupati: la stima delle persone in cerca di occupazione a dicembre diminuisce per il quinto mese consecutivo (-1,7%, -47 mila). Questo perché aumentano gli inattivi dello 0,8% (+112 mila), ovvero coloro che il lavoro non lo cercano nemmeno più. Una figura peggiore del disoccupato.
I media di distrazione di massa scriveranno ‘diminuiscono i disoccupati’, perché li pagano per mentire. Perché sono menzogna su carta (o su server).