Domenica 28 gennaio, durante una riunione di gabinetto, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che gli immigrati clandestini in Israele saranno deportati in un paese terzo. Respingendo così al mittente le bizzarre proteste di gruppi di ebrei all’estero che facevano un osceno parallelo tra la deportazione degli ebrei e l’espulsione dei clandestini africani.
Netanyahu ha aggiunto che solo i rifugiati reali possono rimanere in Israele, e che quest’ultimo non ha la responsabilità di permettere agli immigrati clandestini di rimanere nel paese, quindi saranno deportati in un paese terzo.
Si può fare. Il prossimo governo prenda appunti.