PD SCATENATO, TRAFFICANTI UMANITARI SCARICANO IN ITALIA 800 CLANDESTINI

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Il mare davanti alla Libia oggi è tornato a popolarsi di gommoni e barconi carichi di clandestini in fuga dalla guerra in Siria: 800 sono stati raccattati dai trafficanti umanitari.

Per tutta la giornata, la famigerata Guardia costiera italiana ha coordinato una serie di prelevamenti, cinque in tutto, con cui sono stati recuperati lungo le coste libiche oltre 800 clandestini aforislamici che si trovavano su 2 barconi, 2 gommoni e un barchino.

E’ intervenuta una nave militare straniera del dispositivo EunavforMed Operazione Sophia, una motovedetta della Guardia di finanza e le imbarcazioni di alcune Ong presenti in zona: i tedeschi di Sea-Watch e la nave Open Arms della Ong spagnola ProActiva. Quest’ultima ha recuperato oltre 300 clandestini.

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«Più imbarcazioni in pericolo in un’area di 265 km, lo dico per quelli che sostengono che noi facilitiamo il traffico di esseri umani», ha starnazzato il fondatore di ProActiva Opena Arms, l’affarista Oscar Camps che non li porta in Spagna ma li scarica in Italia.

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Bonus a barcone, tariffario a bordo navi Ong

E, in mezzo, un nuovo «scontro» tra la Guardia costiera libica e le Ong. In un tweet, i trafficanti umanitari della Ong fanno sapere che stamattina sono stati inviati dalla sala operativa di Roma sul punto in cui c’era un gommone carico di clandestini ma, giunti in zona, di aver ricevuto l’ordine di non avvicinarsi da parte di una motovedetta libica: «Siamo stati testimoni di un’altra intercettazione della Guardia costiera libica in acque internazionali – scrive Sos Mediterranée – sentivamo urla e richieste di aiuto provenire dal gommone in difficoltà ma i libici ci hanno ordinato di allontanarci» Hanno fatto bene.

Secondo i trafficanti umanitari Medici senza Frontiere «a distanza di cento metri un team di Msf ha visto i volti delle persone e ascoltato le loro urla ma ci è stato impedito di assisterli». Hanno fregato loro i bonus.