Alternanza scuola lavoro: studentesse al servizio dei profughi

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Lo schiavismo piddino che passa sotto il nome di ‘Alternanza scuola lavoro’ entra nei centri profughi.

Almeno 50 ore di alternanza scuola lavoro con i profughi. E’ l’esperienza che sta infatti facendo un gruppo di 7 studenti del liceo socio pedagogico Luca D’Aosta di Padova assieme alla Cooperativa Populus, una delle 13 realtà del Consorzio Veneto Insieme che specula sull’invasione a Padova. E’ il primo progetto di questo genere a Padova. Ma come sapete la Fedeli sta già organizzando gite di ragazzine per allietare le giornate dei migranti.

Non solo accoglienza dunque ma servizi di integrazione e di confronto per i profughi con la realtà in cui vivono, in primis la scuola e i giovani. I 7 profughi coinvolti sono tutti africani, e tutti maschi di età in media 22 anni. Mentre i 7 studenti, scrive senza ironia il giornale locale, sono metà ragazze e metà ragazzi – uno forse è gay – che hanno scelto questo progetto di alternanza tra quelli proposti dalla scuola.

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Due terze sono state invitate inviate una mattinata in cooperativa, zona Bassanello, dove gli studenti si sono incontrati con gli ospiti stranieri.

Dopo l’incontro a scuola il progetto continuerà a metà febbraio con la restituzione della visita degli studenti ai profughi. I 7 giovani andranno infatti 3 giorni in cooperativa a passare una mattinata con i 7 profughi coinvolti. Tre giorni che si concluderanno addirittura con una visita mattutina al centro di Padova dove gli studenti faranno da Ciceroni ai migranti, spiegando loro le bellezze e i segreti di Padova.

Non è uno scherzo. E’ un progetto di meticciamento.

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I genitori che permettono le loro figlie siano date in pasto a questi individui dei quali si sa nulla, sono come i balconi.