Coop scendono in piazza: “Vogliamo più profughi”

Vox
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Gli affaristi delle Coop protestano perché vogliono più ‘profughi’. Lo fanno nel comune di Ripabottoni, dove la protesta è stata spacciata come una ‘sollevazione popolare a favore della accoglienza’ e lo fanno a Marsala dove gli immigrati, specie i presuni «minori non accompagnati», vengono accolti con la bava alla bocca dalle cooperative gestite da Vaticano-mafie-Pd perché so soldi.

Così scoppia la protesta degli affaristi per la ventilata «chiusura» dei Centri di accoglienza per presunti minori. I rappresentanti delle cooperative sociali che si occupano del lucroso business dell’assistenza ai minori non accompagnati, hanno manifestato tutto il loro malumore e dato vita ad una protesta.

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Il blocco degli affidamenti dei minori sbarcati nelle strutture di accoglienza del Comune di Marsala, sembra infatti essere l’anticamera della chiusura dei Centri di prima accoglienza che operano nel territorio marsalese e, «a cascata», anche delle strutture di seconda accoglienza.

Già martedì una rappresentanza delle cooperative sociali che si occupano dei minori hanno incontrato il dirigente del settore Servizi Sociali, Nicola Fiocca, e l’assessore del settore Clara Ruggieri, ma insoddisfatti dell’incontro, hanno preso parte attiva alla seduta del Consiglio comunale dove hanno consegnato un comunicato stampa nel quale espongono le ragioni della loro protesta.

Il pericolo di questa invasione di fancazzisti è che genera un complesso ‘militare’ della accoglienza che poi tende naturalmente alla propria autoconservazione anche attraverso minacce mafiose e pagamento di tangenti ai politici. E’ un po’ come il complesso militare industriale che crea nemici per ingrassarsi: questi creano ‘profughi’. Questi sono come il cane con l’osso in bocca, per toglierglielo si dovrà tagliare loro la testa.