Lampedusa invasa da Tunisini ubriachi, Sindaco: “Dove caxxo sono i prof dell’accoglienza?”

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Allerta massima a Lampedusa, è furioso il sindaco Martello: “L’isola trasformata in bivacco”. Le notizie che arrivano dalla più grande delle Pelagie sono sconfortanti, simbolo di un governo allo sfascio:

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Il sindaco intervistato dal giornale locale è furioso e preoccupato per la sicurezza dei propri cittadini:

“I migranti che approdano a Lampedusa non possono stare a girare tutto il giorno senza far niente lungo le strade dell’isola. Vanno al bar, tornano all’hotspot, vanno di nuovo al bar, bivaccano lungo le vie del centro e della periferia. Così non possiamo andare più avanti”.

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E qual è la soluzione?

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“In settimana sarò al ministero dell’Interno e chiederò semplicemente che deve essere rispettato il vero significato dell’hotspot. I migranti non possono stare un mese, due mesi, quattro mesi sull’isola. Devono stare giusto il tempo del loro riconoscimento e poi essere trasferiti altrove. Altrimenti scoppiano le rivolte. Quanto è accaduto nelle ultime ore è successo perché il 70 per cento dei migranti ospiti nella struttura erano ubriachi”.

Quindi i migranti non devono essere liberi?

“Non possono stare a lungo sull’isola. Devono starci soltanto il tempo necessario per l’identificazione, quindi il foto segnalamento e la rilevazione delle impronte digitali. Tempi accettabili, insomma. Dove sono finiti tutti i professionisti dell’accoglienza? Nessuno si preoccupa, nessuno si indigna dei migranti che troviamo nei camion della spazzatura. Migranti che rischiano di morire qualora non venissero scoperti. Migranti che non fanno altro che cercare di scappare da Lampedusa, anche nascondendosi in mezzo ai rifiuti contenuti nei camion pronti ad imbarcarsi sul traghetto di linea per Porto Empedocle”.

E la soluzione del governo è rimandarli in Tunisia? No, eccola:

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