“Dobbiamo decidere se la nostra etnia,la nostra razza bianca,
la nostra società devono continuare a esistere o devono essere cancellate”.
Ha toccato i tasti giusti nell’elettorateo, il leghista Attilio Fontana, con la sua dichiarazione contro la sostituzione etnica: a 6 settimane dalle elezioni regionali in Lombardia che si svolgeranno in coincidenza con l’election day del prossimo 4 marzo, i sondaggi segnalano il grande vantaggio di Fontana sul centrosinistra di Giorgio Gori.
Lo scarto fra i due candidati viene fotografato dai sondaggi in ben 10 punti percentuali con l’ex sindaco dal 2006 al 2016 di Varese Fontana al 45% e l’inseguitore sindaco di Bergamo dal 2014 Gori fermo al 35%. Fontana fa addirittura meglio di Maroni.
Tutto ciò grazie delle furibonde polemiche scatenate dall’intervento di Fontana che lunedì scorso, commentando l’autentica invasione del nostro Paese in atto da parte di centinaia di migliaia di clandestini e sedicenti richiedenti asilo, ha dichiarato che la questione non è quella di essere xenofobi o razzisti, ma invece di essere logici e razionali., essendo semplicemente impossibile accogliere tutti i migranti che cercano di arrivare in Italia.
E’ evidente – ha sostenuto Fontana – che in Italia non c’è posto perché tutti non ci stiamo e dobbiamo quindi fare delle scelte. Uscendo dall’ipocrisia è necessario decidere se la nostra etnia, se la nostra razza bianca, se la nostra società deve continuare a esistere o se la nostra società deve essere cancellata.
Per Fontana al contrario il discorso demagogico è quello secondo cui bisognerebbe accettarli tutti, ma questo è chiaramente impossibile ed è un discorso di fronte al quale bisogna reagire, bisogna ribellarsi.
Per Fontana infine “uno Stato serio dovrebbe progettare e programmare” l’ingresso dei flussi migratori e consultare i cittadini. “Dovrebbe dire riteniamo giusto che possano essere accolti mille, 100mila, un milione, 10 milioni, 100 milioni, quanti immigrati vogliamo far entrare e come li vogliamo assistere e che lavori vogliamo trovare loro, che case e scuole vogliamo dare loro. A quel punto, quando un governo fa un progetto del genere, lo sottopone ai propri cittadini”.
La dichiarazione, che ha scatenato il putiferio mediatico, è servita a far conoscere Fontana, fino a pochi giorni fa semisconosciuto a livello nazionale e relativamente poco conosciuto a livello regionale.
Qui in SudAmerica abbiamo taaaaaanto spazio…
In Bolivia abbiamo anche foglie di Coca, cactus mescalinici e ayahuasca legali….
Fateli viaggiare dal Senegal al Brasile.