Treni da incubo, comandano i migranti senza biglietto

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Un capotreno, che aveva fatto scendere dal convoglio un viaggiatore trovato senza biglietto, è stato condannato dal giudice per violenza privata. Una decisione che ha fatto discutere tutta Italia, compresi ovviamente coloro che si trovano ogni giorno in prima linea contro i passeggeri “abusivi”.

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“Fatti di questo tipo capitano quotidianamente anche qui – racconta un capotreno che lavora nella linea Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona – credo che il collega sia stato condannato perché un capotreno può solo invitare il viaggiatore a scendere, e se non collabora deve chiamare le forze dell’ordine. Ma posso capirlo: spesso anch’io mi trovo davanti a viaggiatori che non non hanno il biglietto e non lo vogliono acquistare, e devo decidere se far ritardare il treno e creare un disagio agli altri 40-50 passeggeri per aspettare l’intervento degli agenti”.

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“Mi è capitato di venire offeso, ma mai picchiato – conclude – una mia collega, invece, una volta è stata quasi aggredita da un nigeriano le voleva mettere le mani addosso perché lo aveva fatto scendere. Per fortuna sono riuscito a chiudere la porta prima che riuscisse ad afferrarla”.