Cento italiani sfrattati: “Non siamo profughi ma italiani senzatetto”

Vox
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POZZUOLI – Continua la mobilitazione da parte degli sfollati del campo container di via Carlo Alberto dalla Chiesa. Questa mattina in 100 hanno manifestato davanti agli uffici dell’Ufficio Territoriale del Governo di Napoli contro l’ordinanza di sgombero che ha colpito 43 famiglie. Una manifestazione pacifica che ha visto i manifestanti esibire striscioni in Piazza del Plebiscito. Non siamo nè rom nè profughi ma italiani senzatetto”, “Lo Stato non ci tutela, a chi dobbiamo rivolgerci?”, “Casa! Solo casa per le 43 famiglie di Pozzuoli” sono stati gli slogan dei 100 residenti della baraccopoli giunti a Napoli con due pullman e scortati per tutto il tempo dalla Polizia.

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Dopo la manifestazione un nutrito gruppo si è recato all’ingresso del comune di Pozzuoli per incontrare il sindaco Vincenzo Figliolia. «Ci ha detto che farà il possibile per aiutarci. Attendiamo l’esito di una serie di incontri istituzionali e per venerdì si potrebbe sapere qualcosa» hanno raccontato i manifestanti. Intanto restano 13 giorni, ai circa 200 residenti del campo hanno, per lasciare le baracche di Arco Felice. Quarantatré famiglie sulle quali lo scorso 4 gennaio è piombata una ordinanza sindacale di sgombero “ad horas” a causa della presenza di amianto all’interno delle strutture, occupate abusivamente a partire dal 1984. Delle famiglie che attualmente vivono in via Dalla Chiesa circa la metà è in attesa dell’assegnazione di un alloggio popolare.

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Domanda: ma questo vi sembra un Paese che può permettersi di tenere – ad oggi – oltre 200 mila finti profughi africani in hotel? Gente in baraccopoli di amianto dal 1984!