L’aveva seguita di sera mentre tornava a casa. Poi si era avvicinato, l’aveva bloccata e aveva cominciato a toccarla ovunque, palpeggiandola nelle parti intime. Una vera e propria violenza sessuale per la vittima di appena 16 anni.
E solo la sua pronta reazione aveva fatto desistere la bestia. Perché era riuscita a divincolarsi e, nonostante in quel momento non ci fosse nessuno nelle vicinanze, era riuscita comunque a scappare via in stato di forte choc.
Poi insieme ai genitori aveva denunciato i fatti ai carabinieri. Dopo circa un mese, la vittima aveva incontrato per caso a Chiavari il marocchino 38enne che l’aveva aggredita e, coraggiosamente, lo aveva indicato a due agenti della polizia municipale che insieme ai carabinieri lo avevano arrestato.
Tutto inutile. Nei giorni scorsi, nel Tribunale a Genova il nordafricano è stato condannato dal collegio giudicante (presidente Silvia Carpanini) a soli due anni di reclusione per violenza sessuale su minore aggravata. Ovviamente pena sospesa, perché grazie al PD sotto i 3 anni non si va in carcere. Non è stato neanche rimpatriato. Semplicemente libero. Libero di stuprare ancora.