Mamma in preda alle doglie partorisce nello studio del ginecologo. L’ospedale più vicino, quello di Isernia, era troppo lontano. E’ avvenuto all’una di notte a Castel di Sangro. Tre ore prima il ginecologo Elviro Saltarelli, aveva ricevuto la prima telefonata della giovane madre. Il piccolo, Gabriele, 3 chili e 790 grammi, ultimo di quattro fratelli, ha sorpreso tutti.
La mamma, che vive a Barrea, era in viaggio verso Castel di Sangro, con dolori fortissimi. “Aveva le doglie, ho capito che non era possibile affrontare il viaggio fino a Sulmona, né a Isernia», racconta il dottore, “allora le ho detto di venire subito nel mio studio”. Neanche il tempo di una visita e il piccolo Gabriele è venuto alla luce, all’una e trenta della notte, nello studio privato.

Poi il ginecologo ha accompagnato con la sua automobile, il piccolo, la mamma, la nonna e il papà all’ospedale di Isernia, per i consueti controlli post-parto.
«La paziente», prosegue il medico sangrino, «è contentissima, mi ha ringraziato più volte per quello che ho fatto. La nostra è una zona disagiata, non abbiamo più un’ostetrica di riferimento sul nostro territorio: un problema, questo, che andrebbe affrontato nelle sedi opportune».
Ma di questo Lorenzin se ne fotte. Vaccinare!
A parte gli scherzi: vaccinare è giusto, il fanatismo per i vaccini è sbagliato.
Soldi a zingari, immigrati e africani in fuga dalla guerra in Siria. Navi con reparti neonatali piazzate davanti alla Libia per far partorire le nigeriane incinte. E i bambini italiani nascono morti.
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Questo è il governo del PD. Questo è il governo dello ius soli. Da sbranare.