Chiuso per anni in stanzino, cagnolino è diventato cieco

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Spesso, le vere bestie hanno due gambe. Due storie tragiche e commoventi di maltrattamento sugli animali.

Non ha un nome, viveva al buio in uno sgabuzzino e, per i maltrattamenti subiti, ha perso la vista. I suoi aguzzini sono stati denunciati ai carabinieri e lui, un cagnolino di circa quattro anni e mezzo, ora cerca una casa.

«È una storia tremenda – commenta Sabrina Cangini di Anime Animali di Belluno -, ora speriamo in un’adozione del cuore». La vicenda risale a qualche settimana fa, ma i protagonisti l’hanno voluta rendere nota solo ora. La bestiola pare vivesse da anni in un appartamento in un comune del Feltrino. A segnalare il triste caso, e a muovere quindi i soccorsi, sono stati i vicini di casa allarmati dai continui lamenti dell’animale. Ora cerca casa.

Chiuso in un sacco ancora vivo e gettato con una pedata giù dal ponte di Selvazzano, nel Padovano. E’ accaduto ad un anziano cane martedì sera. Un uomo, fra i 60 e i 70 anni di corporatura robusta, ha pensato di sbarazzarsi così del cagnolino. Un gesto perseguibile penalmente visto che il maltrattamento di animali è reato. Mai quanto dovrebbe esserlo.

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La scena è stata notata da una passante che ha salvato la vita all’animale. Fortuna ha voluto che il sacco non finisse in acqua, ma andasse a sbattere nella scarpata dell’argine.

Il rischio era che il cagnolino in quelle condizioni sarebbe morto di freddo dentro al sacchetto. Chi lo ha soccorso lo ha portato al comando dei vigili del Consorzio di Padova Ovest. I vigili poi l’hanno consegnato per le cure al Distretto Veterinario dell’Ulss 6 che si trova in via Bressan a Selvazzano, dov’è stato ribattezzato Birba. Il cane non ha riportato nessuna lesione grave e sono arrivate già tante richieste per l’adozione.

Perché, grazie a Dio, anche tanti angeli hanno due gambe.

Dal prossimo governo populista vogliamo leggi severe sul maltrattamento degli animali. Non solo lo stop definitivo al brutale sgozzamento rituale islamico per la macellazione halal, anche pene dure per chi non rispetta tutti gli esseri viventi. Che non avranno un’anima, ma hanno un cuore.




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