Per due anni e mezzo, Christine Schäffler di Schliersee, in Germania, ha ospitato i richiedenti asilo nella sua casa. Le conseguenze sono danni per i quali adesso aspetta, e spera, un rimborso da parte del suo governo.
La donna di 70 anni aveva accolto i profughi dalla fine di settembre 2015. Diversi i danni da perdite d’acqua causate dalle tubazioni rotte, pezzi di mobili distrutti e un lavabo smontato: le tracce degli ex residenti sono in ogni stanza.
“Volevo aiutare”, dice Schäffler, che lavorava come segretaria parrocchiale. Ora ha bisogno di aiuto lei, per sistemare la casa devastata e se stessa. La muffa causata dalle perdite dovute alle devastazioni le ha infatti fatto ammalare i polmoni, e con la sua piccola pensione non ha soldi per sistemare la casa: 150.000 euro i danni.
Ma lei voleva aiutare.