La tv censura i crimini dei profughi

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Il 2017 finisce come era cominciato, segnato dal problema dei cosiddetti profughi, troppi. Troppi in troppo poco tempo. Angela Merkel ha pagato la sua politica dell’accoglienza alle elezioni del 24 settembre: i due partiti al governo, i cristianodemocratici e i socialdemocratici, hanno perso, e a tre mesi dal voto da sconfitti cercano con grande difficoltà di rifare una Grosse Koalition. Il Sistema tenta di resistere.

E l’Ard, il primo canale pubblico, ci ricasca, tacendo su un omicidio commesso da un ragazzo afgano, il 27 dicembre, ancora in clima natalizio. Il profugo, quindicenne, ha ucciso per gelosia a pugnalate una coetanea in un supermarket di Kandel, paese di 10mila abitanti, in Renania-Palatinato. La censura provoca le proteste degli utenti, ed ha enorme eco. Esattamente come avvenne dopo la notte di violenze a San Silvestro del 2015 a Colonia (duemila giovani arabi aggredirono centinaia di donne, i mass media tacquero per cinque giorni ad evitare di favorire i populisti).

Ora i responsabili dell’Ard si giustificano: non si è trattato di censura, per noi era un delitto passionale per motivi privati, di cui non diamo mai notizia. Inoltre, anche se l’Ard non lo cita, il codice di autocomportamento della stampa vieterebbe di rivelare l’etnia dei responsabili e delle vittime di reati. Ma ormai questa norma viene quasi sempre violata dai giornali. Tacere è un boomerang: dopo Colonia, l’indice di credibilità dei mass media crollò dal 75% al 41, e la ripresa è stata lenta. Alla vigilia di Capodanno, come abbiamo già scritto, nella zona di Colonia sono stati mobilitati 5.700 poliziotti, e le misure di sicurezza sono aumentate in tutto il paese. Un incidente mentre ancora non si ha un governo avrebbe ripercussioni gravi in caso si dovesse ricorrere a nuove elezioni.

PROFUGO AFGHANO SGOZZA RAGAZZINA DI 15 ANNI

Il giovane afgano era giunto nei mesi scorsi non accompagnato a Kandel, racconta il padre della vittima. Aveva conosciuto Mia a scuola, lei lo aiutava a imparare il tedesco. Lo avevamo accolto in famiglia, ha detto il padre alla Bild Zeitung. Poi la figlia aveva deciso di interrompere i rapporti, lui era diventato violento, ed era stato denunciato alla polizia, che lo aveva ammonito. In quale lingua? Il ragazzo avrà capito? Mercoledì ha incontrato Mia per caso e l’ha pugnalata con un coltello da cucina. Raccontare l’accaduto è razzismo? E il profugo è veramente minorenne?

CLAMOROSA RIVELAZIONE SU COLONIA: Sicurezza era gestita da profughi

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I minorenni non accompagnati giunti in Germania nel 2017 sono circa 36mila, 15mila dall’Afghanistan, e diecimila dall’Iraq. Ma il 43%, ha rivelato la Frankfurter Allgemeine citando fonti governative, non sono minorenni, e hanno ben più di 18 anni. A Friburgo è in corso il processo al profugo afgano Hussein K., che ha confessato di aver violentato e ucciso una studentessa la notte del 16 ottobre del 2016.

Giunto in Germania nel 2015, fermato dalla polizia, aveva dichiarato di aver 17 anni. Nessuno ha controllato la sua vera età. Lo hanno affidato a una famiglia che aveva accolto altri due ragazzi afgani. Per l’assistenza dei tre lo Stato versava 2.800 euro al mese, rivelano ora i giornali, ma i ragazzi non erano controllati. Hussein si ubriacava, si drogava, spariva per giorni.

Dopo il delitto, i medici lo hanno esaminato: avrebbe almeno 25 anni, secondo alcuni addirittura 30. Una differenza d’età che potrebbe essere valutata a prima vista. Se fosse minorenne, Hussein potrebbe essere condannato a pochi anni, se maggiorenne rischia l’ergastolo. È una vittima anche lui, perché fuggito dal suo paese a 14 anni, è giunto in Europa con gravi disturbi psichici (in Grecia aveva quasi ucciso un’altra ragazza). A Friburgo è stato accolto, ma non assistito.

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E in Italia è lo stesso. La Rai censura i crimini degli immigrati. Per trovare l’etnia di un delinquente straniero, devi arrivare in fondo agli articoli dei media di distrazione di massa.

E non va meglio con i ‘nuovi media’, ancora più criminali dei vecchi. Twitter proibisce ai profili il nome ‘crimini immigrati’ perché turba il politicamente corretto: