Prosegue, in tutta Italia, l’attacco al Natale e alle tradizioni cristiane. Non è e non può essere un caso. Incendi, furti, decapitazioni. Altri casi:
Reggio – In fiamme questa notte, in piazza Matteotti, a Reggio Calabria, il presepe allestito dagli scout del gruppo Agesci “Catona 1”, che operano nella parrocchia San Dionigi del popoloso quartiere a nord di Reggio. A darne notizia “L’Avvenire di Calabria”, che riporta le parole di Francesco Cacciola, responsabile del reparto che ha costruito il presepe, secondo cui si tratta di un atto “di origine dolosa”, “perché nel presepe non era presente alcun impianto elettrico né faretti”. “Al momento, però, nessun elemento lo conferma”. “Proviamo tanta tristezza – ha aggiunto Cacciola -, perché quel presepe era stato costruito dai ragazzi, era un segno della tradizione cristiana. È un gesto che ha colpito tutti, indipendentemente dall’appartenenza al gruppo scout o meno”.
Brescia – Decapitato il bambin Gesù che come da tradizione occupava il centro della scena. E’ successo a Torbole Casaglia: a essere preso di mira il presepe allestito proprio di fronte al municipio, in piazza.
L’allarme è stato lanciato mercoledì mattina da Giuliana Bulgaro, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale. Il sindaco Roberta Sisti (anche lei della Lega) ha già annunciato che presto la statuetta verrà sostituita: sulla vicenda comunque indagano i carabinieri, a seguito di denuncia contro ignoti presentata proprio dal primo cittadino.
Non sarà facile risalire ai vandali, in quella parte della piazza infatti non ci sono telecamere: non si esclude comunque la pista della goliardata, o magari dell’incidente (un gioco mal riuscito, uno scherzo finito male). Ma purtroppo il dato di fatto è uno solo: a Gesù bambino hanno tagliato la testa, nella notte di Natale.
Rovigo – Vandali contro il presepe in Vangadizza a Badia Polesine. Gli imbecilli di turno sono entrati in azione a Badia, e si sono accaniti contro le sagome della Natività allestita davanti alla cappella di Santa Maria della Vangadizza.
Pisa – È stato un Natale di amarezza per il gruppo Fratres di Massa Pisana e per tutta la frazione. Il presepe che con tanta cura (e anche con una buona dose di sacrificio) avevano realizzato vicino alla chiesa parrocchiale è stato preso di mira da uno o più vandali, che hanno spaccato alcune delle statue a grandezza naturale che componevano la raffigurazione.
A dare voce allo scoramento è il presidente del gruppo, Giovanni Paoli. Che è anche uno degli animatori di questa tradizione, che ormai va avanti in maniera del tutto volontaria da una quindicina di anni.
«Il 24 dicembre, intorno alle tre del pomeriggio – racconta Paoli – siamo passati dal presepe per collocare la statua di Gesù Bambino, visto che la sera non era prevista alcuna funzione nella chiesa parrocchiale di Massa Pisana. E ci siamo trovati di fronte a questa bella sorpresa».
Statue spaccate, colpite, rovesciate sull’erba. C’è un danno materiale, prima di tutto: «Saranno 3.000 euro – spiega Paoli -. Le statue, a grandezza naturale, le abbiamo acquistate a Firenze».
Ma è soprattutto il danno morale a far male. Perché dietro la realizzazione del presepe c’è la sapienza e l’abnegazione di un gruppo di persone che ci mettono impegno e tempo libero: «I costumi, ad esempio – continua il presidente dei Fratres – sono quelli che ha fatto appositamente per il presepe una signora che purtroppo è scomparsa due anni fa e che lavorava anche nei teatri proprio per realizzare gli abiti di scena».
REGGIO EMILIA – Un gesto di impareggiabile cattiveria, viltà e maleducazione. E un profondo sconcerto tra la cittadinanza, ieri mattina, che ha descritto con quei termini l’oltraggio cui è stata sottoposta la statua del Bambin Gesù posta al centro del presepe visibile sul sagrato della Cattedrale di Carpi.
Per il secondo Natale di seguito, ignoti hanno vandalizzato l’opera di Romano Cornia, lo scultore che da anni incanta la città con le sue opere scolpite nei tronchi d’albero.
Nel dicembre dello scorso anno, nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, alcuni vandali avevano rotto diverse statuette rubandone due, quelle di Maria e di Gesù.
Quest’anno, nella notte tra martedì e mercoledì, lo scempio è apparso, se possibile, ancora peggiore. Al bambinello, questa volta, è stata staccata la testa, di cui non è rimasta traccia nei dintorni.