Campionessa in carica non partecipa a mondiali di scacchi in Arabia Saudita: ha rifiutato vestito islamico

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Una giovane donna che non si piega. Non una femminista a targhe alterne come Boldrini.

La campionessa del mondo di scacchi in carica, l’ucraina Anna Muzychuk, non difenderà il suo titolo durante la competizione partita oggi, martedì 26 dicembre, in Arabia Saudita.

“Ho deciso di non andare in Arabia Saudita, così non potrò difendere il mio titolo (…) perché non voglio indossare un abaya (velo islamico), non mi voglio sentire come una creatura inferiore”, ha denunciato in un messaggio pubblicato su Facebook, sabato 23 dicembre.

E’ vergognoso che la federazione internazionale si sia adeguata, sappiamo tutti perché, alle richieste saudite.

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Presentando quelli che sono i suoi principi, che non vuole tradire, ha spiegato che non vuole sottomettersi alle richieste del regno islamico: “È molto fastidioso, ma quello che mi infastidisce di più è che a tutti non importa”, ha aggiunto.

Non si è levata, infatti, alcuna protesta delle femministe a targhe alterne.

Sul sito web della Federazione Internazionale, un messaggio pubblicato a novembre ha dettagliato il “codice di abbigliamento” che deve essere osservato da giocatori, uomini e donne. Per i giocatori è richiesto un abito blu scuro o nero, oltre a un camice bianco che nasconda il collo.