Orban chiama popoli d’Europa alla resistenza: “Vogliono che smettiamo di essere chi siamo”

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Viktor Orbán ha usato il suo messaggio di Natale annuale per invitare gli europei a proteggere la loro civiltà cristiana e ha promesso che l’Ungheria non finirà, come altri Paesi, per “nascondersi dietro blocchi di cemento” e non guarderà le proprie donne e figlie “molestate la notte di capodanno “.

“Il cristianesimo è una cultura e una civiltà. Vive dentro di noi. Non si tratta di quante persone vanno in chiesa o di quante persone pregano. La cultura è la realtà della nostra vita quotidiana … La cultura cristiana definisce la nostra morale quotidiana”, scrive il leader ungherese, in un articolo pubblicato su Magyar Idők.

Orbán ha risposto ai nemici della sua politica, che affermano non essere cristiano non permettere a “milioni di extraeuropei di stabilirsi in Europa” secondo il detto evandelico “ama il tuo prossimo come te stesso”: “Hanno dimenticato la seconda parte del detto”, osserva Orbán.

“Amare se stessi significa anche proteggere tutto ciò che siamo e ciò che abbiamo. Amare noi stessi significa amare il nostro paese, la nostra nazione, la nostra famiglia, la cultura ungherese e la civiltà europea.”

“Le fondamenta della civiltà europea sono ora sotto attacco”, ha continuato il leader ungherese, riferendosi alle difficoltà incontrate da paesi come la Gran Bretagna, la Francia e la Germania, che perseguono politiche di migrazione di massa e multiculturalismo .

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“Non vogliamo che i nostri mercatini di Natale siano tristemente famosi e non vogliamo nasconderci dietro blocchi di cemento. Non vogliamo che le nostre messe natalizie siano circondate da paura e angoscia. Non vogliamo che le nostre mogli, le nostre figlie vengano molestate nella folla a Capodanno “.

“Vogliono che smettiamo di essere chi siamo. Vogliono che diventiamo quelli che non vogliamo essere. Vogliono che ci mescoliamo con persone di un altro mondo “, ha detto.

“Le nazioni libere d’Europa, i governi nazionali eletti da cittadini liberi, hanno un nuovo compito: proteggere la nostra cultura cristiana. “

“Non per gli altri, ma per noi stessi; per le nostre famiglie, per la nostra nazione, per i nostri paesi e per la ‘patria della nostra patria’ – per la difesa dell’Europa”.

Dobbiamo raccogliere l’appello a difendere la nostra civiltà. Orban è un patriota ungherese e un difensore della civiltà occidentale. I nostri politici ci hanno venduto, ci vogliono deboli, per dominarci meglio. E il modo più semplice per indebolirci, e recidere le nostre radici, ‘imbastardire’ il nostro sangue e la nostra cultura: perché solo chi ha forti radici, solo chi ha la certezza della propria identità, solo colui che ricorda per nome i propri padri è un cittadino. Tutti gli altri, il ‘mulatto’, sono sudditi.