Una sorta di confessione involontaria:
La parte più rilevante del discorso di Francesco è stata quella relativa alla divisione interna alla Curia. il Papa ha parlato dell’esistenza di un “pericolo dei traditori di fiducia o degli approfittatori della maternità della Chiesa”. Nell’affrontare questa questione, Bergoglio ha spiegato di riferirsi a quelle persone che “vengono selezionate accuratamente per dare maggior vigore al corpo e alla riforma, ma – non comprendendo l’elevatezza della loro responsabilità – si lasciano corrompere dall’ambizione o dalla vanagloria e, quando vengono delicatamente allontanate, si auto-dichiarano erroneamente martiri del sistema, del ‘Papa non informato’, della ‘vecchia guardia’…, invece di recitare il ‘mea culpa’”. Dichiarazioni fortissime – quindi – che sembrano riguardare quei cardinali cui non è stato rinnovato il mandato nelle Congregazioni e quanti stanno criticando l’operato dottrinale del pontefice. Oltre a queste persone – ha aggiunto Bergoglio – ce ne sarebbero altre che ancora operano in Curia, “alle quali si dà tutto il tempo per riprendere la giusta via, nella speranza che trovino nella pazienza della Chiesa un’opportunità per convertirsi e non per approfittarsene”, ha chiosato il pontefice argentino. No ai presunti martiri del sistema – quindi – ma no anche a coloro che, pur lavorando ancora alle riforme della Chiesa di Roma, avrebbero perso “la retta via”. Bergoglio si è scagliato contro “le piccole cerchie” e i presunti “complotti” che starebbero prendendo piede in Vaticano.

Chi tradisce Bergoglio segue la retta via. Perché lui sta tradendo la Chiesa.