Brutale stupro di gruppo: “Le hanno incendiato parti intime”

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La polizia della città svedese di Malmö, ad altissima densità di immigrati, ha fatto retromarcia dopo aver avvertito le giovani donne di non uscire da sole, la sera, in quartieri ‘pericolosi’, a seguito del brutale stupro di una ragazzina locale di 17 anni.

Gli stupratori avrebbero anche incendiato la vagina della vittima dopo lo stupro, cospargendola di liquido infiammabile. Terribile e atroce.
“Questi predatori si concentrano su donne single che escono da sole. Si consiglia di non uscire da sole in tali aree, ma se si vuole uscire, si può andare almeno in due o in gruppo”, aveva consigliato il portavoce della Polizia di Malmö, Anders Nilsson, ormai consapevole che la situazione è totalmente fuori controllo.

Ovviamente senza specificare la natura dei ‘predatori’ e il tipo di ‘quartieri’ proibiti.

Le osservazioni sono state in seguito chiarite dal Vice Direttore della Polizia di Malmö, Mats Karlsson, che ha detto che i commenti erano “sfortunati e poco chiari” e ha affermato che la polizia non approva che le donne non frequentino particolari aree.

“Il mio consiglio è di comportarsi come al solito e non agire con paura”, ha detto Karlsson.

Un invito a farsi stuprare e dare fuoco. Non vorrete offendere i migranti che abitano in quelle zone evitando di frequentarle, no?

I commenti iniziali sono stati fatti in risposta al caso di stupro che è stato descritto da Nilsson come un “crimine orrendo”.

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“Siamo poliziotti da molto tempo, molti di noi, ho lavorato per 35 anni, e non abbiamo mai visto una cosa del genere prima. Hanno davvero passato il limite “, ha detto anche il comandante della polizia Mats Attin.

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Le notizie sono circolate per quanto riguarda i dettagli del caso, con il noto economista che vive in Svezia, Tino Sanandaji, un personaggio pubblico, che ha rivelato su Facebook i dettagli dello stupro censurati dai media svedesi, che come sappiamo non includono l’etnia dei carnefici:

“Una fonte credibile mi ha contattato, i perpetratori hanno versato liquido sull’addome della ragazza e le hanno dato fuoco dopo lo stupro”, ha scritto Sanandaji che è, tra l’altro, iraniano.

Mats Karlsson, dopo avere invitato le donne ad uscire comunque da sole in quartieri a rischio, ha contraddetto i racconti degli ufficiali di Polizia e Sanandaji sostenendo che le lesioni della ragazzina di 17 anni sarebbero “minori”.

La polizia non crede che il caso sia collegato a due precedenti episodi di stupro.

I casi di stupro in Svezia sono aumentati drammaticamente negli ultimi anni, nonostante il ministro svedese per l’integrazione Ylva Johansson affermi falsamente di essere in calo in un’intervista con la BBC all’inizio di quest’anno.

L’avvocato Elisabeth Fritz, ha rivelato statistiche che dimostrano che la maggior parte dei sospetti coinvolti in casi di stupro sono migranti.

Le statistiche ufficiali sulla criminalità svedese non menzionano il background etnico o religioso dei sospettati. Proprio per impedire che la popolazione conosca la verità. E se qualche media indipendente rompe il silenzio, ecco scattare l’accusa di ‘fake news’, il moderno ‘indice’.