E’ previsto per questa mattina dopo le 8 l’arrivo nel porto di Pozzallo, nel ragusano, della famigerata nave dei MSF Aquarius con 320 clandestini a bordo. Già in moto la macchina dell’accoglienza per accogliere i clandestini raccattati in diverse operazioni in Libia.
Nuovo video incastra Ong: contatto con scafisti libici – VIDEO
Anche Report (in onda questa sera) documenta i saluti tra Ong e trafficanti di uomini. Colleghi. L’inviato di Report era sulla nave Sos Mediterraneé, l’Ong francese che gestisce la nave Acquarius insieme a Medici Senza Frontiere.
La sequenza svela come sono avvenute realmente le operazioni di ‘salvataggio’ dei clandestini a largo delle coste libiche. In un sms un volontario delle ONG rivela a Report : «Avevamo l’ordine di non riprendere i barchini con gli scafisti, altrimenti ci avrebbero lasciato a casa». Le immagini confermano quanto scritto nel rapporto riservato di Frontex, con una comparsa in più: l’elicottero della missione Sophia, che vede tutto e invece di intervenire vola via. Insomma: Ong e Ue complici del traffico con i miliziani libici.
Durante un soccorso del 18 maggio 2017, le telecamere Rai riprendono nello stesso spicchio di mare due barconi carichi di migranti, due un gommone di salvataggio, una motovedetta libica, la nave Prudence di MsF, la Phoenix di Moas, la Iuventa, la Golfo Azzurro di Proactiva Open Arms, Sea Eye e pure un barchino non identificato. A bordo sostengono si tratti di “pescatori”, ma diverse inchieste giornalistiche hanno dimostrato che – in realtà – sono “facilitatori” o trafficanti (a bordo infatti non hanno reti da pesca). Sopra di loro vola un elicottero dell’operazione Sophia di Enuav for Med.
Chi sono quei quattro uomini sulla motovedetta libica? Secondo il comando della Guardia Costiera di Tripoli, sentito da Report, non sarebbero loro uomini. Non è escluso, dunque, che in realtà si tratti di miliziani libici. Ovvero trafficanti. Bisogna ricordare che l’accordo tra Al Serraj e il ministro Minniti che ha permesso al governo libico di prendere il controllo delle coste è successivo alle immagini raccolte dalla trasmissione di Rai3. La motovedetta si avvicina ad uno dei barconi usati per il trasporto di carne umana e lo incendia, non prima però di aver tratto in salvo il motore. A quanto pare a quei libici interessa e non poco recuperare le imbarcazioni: per questo dietro la nave di Medici Senza Frontiere viene consegnato un barcone alla motovedetta libica, nonostante il codice dei soccorsi preveda sia l’Ong a distruggerlo per impedire che torni nelle mani dei trafficanti.
Le telecamere di Report riprendono anche una barca di facilitatori che “indica” la barca di Sos Mediterraneé ai migranti, “come a dire: adesso vi vengono a prendere loro”. Un’ulteriore prova di come i trafficanti utilizzassero la presenza delle Ong per aumentare le partenze, incrementare i guadagni e moltiplicare gli sbarchi in Italia. E infatti subito dopo arrivano i soccorsi per recuperare i migranti. Quando i soccorritori delle Ong si allontanano, i facilitatori si avvicinano come a controllare qualcosa. Ed ecco il saluto: ad un certo punto, però, operatori umanitari e scafisti si salutano. Come se fossero amici.
La domanda è: perché Rai3 ha tenuto a nanna questo servizio per 6 mesi?