Tunisino ‘ruba’ casa popolare, teppisti rossi bloccano sgombero

Vox
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Storie ai confini della realtà e oltre. Danno una casa popolare a dei tunisini, e già questo non sarebbe normale in un mondo perfetto, visto che siamo in Italia, ma non basta. Loro si trasferiscono in Germania e la subaffittano.

Il tunisino, ovviamente, la butta sul patetico: “Vivo in Italia da tanti anni e sono regolare. Qui vive la mia famiglia e qui vogliamo stare malgrado una grave tragedia che ci ha colpito qualche anno fa quando è morta nostra figlia. Io sono un piccolo imprenditore edile e la crisi ha fatto si che avessi delle difficoltà economiche. Sono andato in Comune e mi hanno detto di provare a trovare una soluzione per mantenere la mia famiglia magari anche valutando proposte all’estero. Così sono andato in Germania a vedere se trovavo lavoro. Non ce ne siamo andati per sempre, è stata solo un’assenza di un paio di mesi. E soprattutto non ho subaffittato l’appartamento ma ho solo ospitato un cugino in difficoltà“. Un cuggino in difficoltà.

Secondo quanto ricostruito dal Comune, invece, la famiglia tunisina che aveva avuto alloggio tramite il bando comunale ma poi si era trasferita in Germania e aveva subaffittato l’alloggio. Aler aveva scoperto l’irregolarità e, allontanato il subaffittuario, aveva cambiato le serrature. Non è bastato.

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“Siamo tornati e ovviamente abbiamo bisogno di una casa e così ho chiesto di poter regolarizzare la mia posizione – continua il tunisino – ero disponibile a pagare gli arretrati ma ovviamente tenendo conto del mio reddito attuale e delle necessità della mia famiglia. In Comune continuano solo a dirmi che non si può”.

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Lunedì scorso quando si sono presentati gli addetti Aler per riprendere possesso dell’abitazione nell’abitazione erano presenti anche teppisti rossi, grazie ai quali l’abusivo ha ottenuto una proroga di quasi un mese.

“Ogni sera quando torno i miei figli mi chiedono “Papà hai trovato una casa? Dove andiamo se no?”: io vorrei pagare i miei debiti e regolarizzare la mia posizione ma dicono che non si può. Ho chiesto più volte di incontrare il sindaco Alessandro Fagioli ma non ha mai risposto alle mie domande d’incontro“.

Il sindaco, Lega, non deve incontrarlo. Deve sgomberarlo. Anzi, è già grave che la violenza dei teppisti rossi sia stata assecondata e permetta ad un truffatore e abusivo di vivere a spese dei contribuenti in una casa che servirebbe a tanti italiani in difficoltà.

L’unico aiuto? Un biglietto verso Tunisi. Pensi il governo tunisino ai tunisini.