Profughi spalano la neve, gratis, per il boss della Onlus

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Pettinengo, piccolo paese in provincia di Biella. E’ lì che tal Trivero, direttore della onlu$ Pacefuturo che ospita a a spese dei contribuenti decine di giovani maschi africani in fuga dalla guerra in Siria, si è fatto pulire la strada verso casa dalla neve. Dai suoi ospiti, assicurati con i soldi dei contribuenti per fare questo ‘lavoro’ di ‘volontriato’.

“In un’oretta hanno pulito tutta la strada fino in fondo, saranno circa 500 metri. Poi hanno buttato pure il sale”, li ha lodati.

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La foto, pubblicata sui social, ha però esaltato solo lui. Che spiega che la strada privata “non è di mia proprietà ma ho il diritto di passaggio”; e che nella stessa strada si stanno svolgendo dei lavori per conto dell’Amministrazione: “L’impresario che deve rimontare un ponte – spiega Trivero -, e che non conosco personalmente, ieri sera mi ha telefonato chiedendo gentilmente se potevamo pulire la strada”.

“Noi comuni mortali ieri abbiamo dovuto prendere la pala e togliere la neve da soli, non c’erano profughi pronti ad aiutarci gratis”, dice Giovanna. In effetti il direttore di Pacefuturo non ha pagato nulla per avere la strada senza fiocchi di neve. “Svolgono queste attività come volontariato”, precisa Trivero. “Vengono assicurati, formati DVR, iscritti nel registro e forniti di DPI”. E a chi decide di pulire per strada “viene fatta un’ulteriore e normale assicurazione di cantonariato”. Tutto a spese dei contribuenti, che oltretutto li mantengono con vitto e alloggio. Più paghetta e altro.

In passato avevano già svolto altri lavori per Trivero, ma – ribatte il diretto interessato – “in amicizia”, ovvero per “ringraziare tutti quelli che li degnano di un saluto, di un sorriso, chi li porta alla domenica a fare due passi in montagna o al cinema o li invita a cena in famiglia”. Ma sì, per ‘amicizia’. Al posto di gente locale che andrebbe pagata, magari.

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Nel Biellese Pacefuturo gestisce 102 immigrati in 9 diverse strutture. Quelle di Pettinengo ne possono contenere fino a 56. Poi ce ne sono altri 27 a Ronco Biellese, 4 a Zumaglia e 15 a Chiavazza. Nel 2016 per i servizi assegnati dalla prefettura la onlus ha incassato 1.124.200 euro per il periodo che va dal 15 marzo al 31 dicembre.