Imam contro Presepe in scuole italiane: “Meglio evitarlo”

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Interviene l’Islam contro il presepe nelle scuole di Pordenone

Dalle sezioni d’infanzia alle superiori, il tasso degli alunni provenienti da famiglie islamiche è al 15% (numeri da allarme sociale, poi dicono che non c’è invasione!) e così arrivano proteste contro l’iniziativa della Natività in tutte le scuole del consigliere delegato all’istruzione Alessandro Basso.

Protesta l’imam Mohamed Hosny: «L’albero è un bellissimo simbolo del Natale nelle scuole ed è per tutti – ha detto –. Per quanto riguarda la croce o un simbolo di chiara identità religiosa come il presepe, meglio evitarli nelle scuole. Questo, nel massimo rispetto per tutte le fedi e tutte le religioni».

E in effetti, man mano che si avvicineranno al fatidico 50 per cento, pretenderanno sempre di più. Fino all’imposizione del Corano nelle scuole. E della preghiera islamica: l’Islam si è sempre imposto attraverso l’immigrazione.

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E spuntano i collaborazionisti sinistrati, come il docente Loris Tissiino, che dal Mattiussi ha dichiarato: «La scuola deve insegnare a mettere in dubbio le tradizioni – ha detto –, non a tramandarle a prescindere dalla loro fondatezza e ragionevolezza. Si può tollerare un presepe allestito in un angolino dei locali per i bidelli, ma nessuna indicazione dalla dirigenza». Notate il tipico classismo del radical chic di sinistra contro i ‘bidelli’. Non si possono tollerare, invece, docenti di questo tipo.

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Per Basso è una scelta di rispetto per l’identità e la tradizione culturale: «Non ho dato indicazioni alle scuole di Pordenone – ha voluto precisare –. Da dirigente ho semplicemente scelto di allestire il presepe come scuola come simbolo culturale, storico, religioso in Isis Marchesini, Ipsia Della Valentina, Ipsia Carniello a Sacile e Brugnera e nell’istituto comprensivo di Prata”.

«Presepe anche nel liceo Galvani – ha confermato la dirigente Laura Borin – e nell’istituto comprensivo a Caneva». Al liceo Grigoletti presepi in allestimento: «Tradizione confermata» ha detto la dirigente Ornella Varin. Al Leopardi-Majorana la dirigente Tassan Viol ha una collezione di presepi. «Natale – ha messo in chiaro Tassan Viol – è una festa cristiana».

«Basso, però, non può parlare a nome dei cittadini – ha ribadito Tissino –. Tanti non sono cristiani».

Questa è terra cristiana, culturalmente, anche per i non credenti. Ma mettiamocelo in testa: le nostre tradizioni non sopravviveranno a noi stessi. Popolazioni diverse imporranno tradizioni diverse.