E no, non è il ‘materiale’, proprio una scelta ‘politica’
Proseguono le libere – e un po’ blasfeme – interpretazioni del Presepe. C’è chi lo fa sul gommone, chi preferisce il barcone e chi lo vieta tout court. Poi c’è chi, come il Comune PD di Senigallia, Ancona, decide che Gesù non si è incarnato in Palestina, ma piuttosto in qualche buco sperduto dell’Africa Nera.
Il comunicato stampa del Comune presenta il proprio presepe in piazza, “Sacra Famiglia” realizzato da tal Romina Fiorani, così: “I personaggi, realizzati in terra refrattaria bianca e cotta con il gran fuoco, hanno il volto nero come i tanti uomini, donne e bambini che sono entrati a far parte della comunità. L’artista ha così inteso ricordare che tutti gli esseri umani sono uguali davanti a Dio”.
Saranno anche tutti uguali davanti a Dio, ma se Lui ha deciso di incarnarsi in un bambino bianco, non biondo ma bianco, sarebbe il caso di essere fedeli e rappresentarlo per come è. Altrimenti diventa una fiaba, e allora è un altro discorso, ci mettiamo anche Babbo Natale. Gesù diventa Gesualda bambina e via discorrendo.