I teppisti rossi, veri e propri eversori, hanno tentato un blitz più che osceno: inserire nella manovra – all’esame della Camera dopo il sì del Senato – un emendamento per approvare lo ius soli.
L’emendamento presentato da Sinistra Italiana – Possibile è stato bocciato in commissione. Era troppo osceno anche per il PD. E, più importante per loro, avrebbe messo a rischio l’approvazione della Manovra che sarebbe dovuta tornare al Senato.
La modifica prevedeva – come ha spiegato ieri il capogruppo alla Camera, Giulio Marcon, – una finanziaria che sostenesse la riforma della cittadinaza. Una sorta di “cavallo di Troia”: se fosse stato approvato e introdotto nella legge di Bilancio, lo ius soli avrebbe avuto di fatto il via libero definitivo. “Il Pd non si tiri indietro”, aveva detto ieri Marcon, “Ha la possibilità di far approvare una norma di civiltà e introdurre un diritto fondamentale di cittadinanza. Ora non vi sono più alibi. Il Pd non ceda ancora una volta ai ricatti della destra e non baratti i diritti dei migranti con le alleanze elettorali”.
Hanno il totale disprezzo della democrazia. Si credono investiti di una sorta di diritto divino che permette a loro, e solo a loro, di sapere che cosa è meglio per gli italiani. Fossero almeno intelligenti.