Bengalese tenta strage a NY: in Italia li accogliamo come profughi e pregano al Colosseo

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Oggi la tentata strage di New York, dove un giovane immigrato bengalese residente a Brooklyn ha prima fatto esplodere un ordigno rudimentale e poi tentato di farsi saltare in aria:

Akayed Ullah è il terrorista islamico di NY: bengalese, voleva una strage

Ma riguardo l’Italia, cosa sappiamo dei bengalesi? Una delle fonti di finanziamento del terrorismo islamico sono le rimesse dei ‘migranti’. Spesso rimesse illegali che avvengono, non solo per gli islamici ma anche per i cinesi, in modo illegale attraverso i noti money center gestiti da organizzazioni di immigrati.

E qui arriviamo: diversi di questi centri sono gestiti da personaggi legati al terrorismo islamico e fungono da cinghia di trasmissione per finanziarlo. In Italia, nei quartieri degradati ma non solo, fanno furore i pollai negozi bengalesi. Molti di quei negozi sono fonte di denaro per il terrorismo islamico.

Chi fa la spesa in quei negozi ha, ad esempio, indirettamente finanziato la mattanza di italiani a Dacca. A Roma sono centinaia. Ma non solo a Roma. Sono ovunque. E sono nemici. Della loro presenza dobbiamo ringraziare Bersani e il PD con le loro folli liberalizzazioni che hanno favorito multinazionali e clandestini.

Come vedete, errori apparentemente non correlati, hanno poi esiti tragici non previsti.

E non contenti, stiamo accogliendo migliaia e migliaia di bengalesi in fuga dalla guerra in Siria. Sono al secondo posto, dopo altri siriani ad honorem come i Nigeriani, nella classifica dei richiedenti asilo.

Nel 2016 ne ospitavamo continuativamente 10mila in hotel. Ora siamo ad oltre 15mila.

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Il grafico sotto mostra la nazionalità dichiarata dagli immigrati al momento dello sbarco sulle coste italiane. Guardate quanti Bengalesi (da gennaio ad aprile 2017) sono stati traghettati dalla Libia per venire ad infestare le nostre città. Questa è sostituzione etnica.

E c’è una cittadina italiana letteralmente invasa dai Bengalesi:

NON SOLO ONG, ANCHE I SINDACATI TRAFFICANO IMMIGRATI: DOMICILIO FITTIZIO PER DARE LA RESIDENZA AI BENGALESI – FOTO

Palma Campania: circa 4000 bengalesi su 15mila abitanti. E a Roma sono i musulmani bengalesi a pretendere di pregare ovunque vogliano. Compreso Colosseo a Arco di Tito, dopo la chiusura delle loro moschee abusive:

ROMA STUPRATA: ISLAMICI DISSACRANO ARCO COSTANTINO – FOTO – VIDEO

E sono tutti regolari. Tutta gente alla quale con la legge attuale dovremo dare la Cittadinanza. La nostra cittadinanza. Il prossimo governo deve agire. Noi dobbiamo agire. Non c’è tempo.