Amazon consegna Gesù Bambino online: copertina di «Der Spiegel» fa riflettere

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Se Amazon consegna anche Gesù bambino. Nella sua ultima copertina, il settimanale tedesco Der Spiegel propone una natività inconsueta. Il Bambinello non giace più nella tradizionale mangiatoia, ma in una scatola di cartone aperta con il logo del gigante del commercio elettronico Usa. «Io non l’ho ordinato», dice San Giuseppe a Maria. E la Madonna replica: «Possiamo cambiarlo?». Blasfemo? Sono «le feste consegnate», scrive Der Spiegel sulla cover in edicola sotto la mangiatoia in versione 2.0, spiegando «come il commercio online rivoluziona la nostra vita». All’interno dedica un servizio di 8 pagine alla trasformazione in atto, intitolato «Il cliente come Dio». Shopping tutto il giorno, enorme selezione e consegna a domicilio gratis: il commercio elettronico è in pieno boom, e cambia il nostro modo di consumare. Il commercio tradizionale sta per finire, i clienti ne approfittano. Hanno più potere che mai, scrive il settimanale. Una rivoluzione tanto grande da stravolgere perfino la natività. Ma questo è il Natale digitale.

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I clienti però sono anche lavoratori. Il Sistema sta mangiando se stesso, non sostenibile a medio-lungo termine un modello economico nel quale poche multinazionali si arricchiscono all’eccesso eliminando ogni intermediario e sostituendolo con una massa di lavoratori-schiavi, perché il sistema di mercato si basa, inscindibile da quello democratico, si basa sulla classe media. Che invece sta scomparendo.

Molto meglio qualche migliaio di tassisti che l’azionista di UBER. Molto meglio i negozianti del padrone di Amazon. Stiamo segando il ramo sul quale siamo seduti.