Danimarca pronta a ricollocare finti profughi su isole deserte nei mari del nord

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Dobo il Bangladesh, che ha l’ambizioso piano di ricollocare oltre 100mila Rohinghya su una grande isola deserta, anche la Danimarca sembra avvita verso una soluzione simile.

Il ministro dell’immigrazione danese sta infatti considerando l’invio di richiedenti asilo su isole deserte nei freddi mari scandinavi.

Inger Stojberg sta considerando il piano che vedrebbe centinaia – se non migliaia – di stranieri che non hanno il diritto di asilo spediti nei campi in una o più delle 300 isole disabitate della Danimarca.

Ovviamente, questo è un mondo intelligente di costringere i finti profughi ad accettare il ritorno a casa.

Ci sono poco meno di 1.000 richiedenti asilo respinti in Danimarca in attesa di essere espulsi.

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Stojberg, che rappresenta il partito di centro-destra Venstre in un governo di coalizione, ha dichiarato: “Sono sempre pronta ad esaminare le buone idee su come possiamo migliorare il controllo dei richiedenti asilo respinti.

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“Si tratta di una proposta del Partito popolare danese”, ha detto a Berlingske.

Il Partito popolare danese di “estrema destra” (DPP) ha presentato la proposta prima della legge finanziaria del prossimo anno. Il DPP sostiene il governo in parlamento ma non ne fa parte.

Stojberg avverte, tuttavia, che anche se desiderabile, il piano potrebbe essere di non facile attuazione.

Il ministro ha anche previsto difficoltà nel deportare rapidamente i richiedenti asilo da isole remote. Al momento, molti di loro vivono in una ex prigione di stato nel mezzo della terraferma.

Il portavoce della politica estera del DPP, Martin Henriksen, ha dichiarato: “Se Inger Støjberg è davvero aperta alla nostra proposta, dovrebbe incaricare i suoi funzionari di capire come farlo.

“Non deve essere costoso, forse possiamo trovare un’isola dove c’è già un insediamento, ma altrimenti può essere qualsiasi cosa, dalle case di container a un campo di tende”.

Oppure c’è l’opzione Israele: scaricarli in Uganda. Costa poco.