“Ho scelto di non ricandidarmi in Parlamento perché ritengo che servano dei gesti per dimostrare che tutto quello che ho fatto e stato dettato da una profonda responsabilità nei confronti dell’Italia”, ha detto il leader di Alternativa popolare e ministro degli Esteri, “Dal 5 di marzo, se si voterà il 4, non sarò ne ministro ne deputato. Dimostrerò che si può fare politica anche fuori dal palazzo”. Magari gestirà qualche centro di accoglienza. E comunque: per fare il ministro non serve essere deputato.
“Non ho ancora parlato con Matteo Renzi: non avevo dovere di comunicazione con lui, è una scelta molto personale. L’ho detto a mia moglie che condivide, anzi di più e a mio padre e a mia madre. Solo a loro tre”.
“Per la prima volta nella storia due movimenti lepenisti ed estremisti, Lega e Fdi, sono in maggioranza – con più o meno il 20% – all’interno del centrodestra. Renzi ha emarginato i comunisti e il centrodestra ha imbarcato i lepenisti”. Ma ha emarginato i ladri.