Contesta Renzi alla stazione: 72 enne italiano espulso, foglio di via

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“Lei è da ritenersi persona pericolosa per la sicurezza pubblica”. Queste sono le parole contenute nell’atto di avviamento delle procedure per il foglio di via dal territorio comunale notificate, in data 27 novembre, al signor Angiolino Campigli, classe 1945 e residente a Lamporecchio. Il motivo? Lo ha raccontato lo stesso Campigli a ‘La Gazzetta di Pistoia’: ‘Ho contestato Matteo Renzi, quando è venuto a Pistoia perché ho perso dei soldi nella questione Banca Etruria”.

Campigli, 72 anni, racconta che “Inizialmente ho perso centomila euro per questa storia. Di questi, dopo mesi, mi è stato restituito circa l’80 per cento. Ma solo perché rientravo nei giusti parametri, ad altri non hanno restituito il becco di un quattrino”. “Da quando è avvenuto il fatto – ha raccontato l’anziano – con alcuni amici, anche loro truffati, abbiamo voluto cominciare a contestare Renzi. Lo abbiamo fatto a Pistoia, a Rignano, a Laterina. Contestammo la Boschi alla festa dell’Unità dello scorso anno a Santomato. Il tutto in modo assolutamente pacifico e senza far del male a nessuno”.

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E perché, questa volta, è stato avviato questo procedimento? Campigli non se lo spiega. “Non ho fatto assolutamente nulla per cui debba essere definito un pericolo per l’ordine pubblico. Quel venerdì mi trovavo nei pressi della nuova questura di Pistoia. Mi si fanno incontro due uomini della Digos, mi chiedono di favorire i documenti, io glieli mostro, loro fanno una fotografia alla mia carta di identità e mi invitano ad aspettare lì”.

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Campigli – che ha sottolineato più volte di non aver avuto in passato alcun problema con la giustizia – ha raccontato come “A quel punto mi fu chiesto di mostrare coa avessi nel sacchetto che portavo con me. Feci vedere un megafono. Mi chiesero se avessi intenzione di usarlo e, quando risposi di si, mi fu intimato di consegnarlo a loro. Per le successive due ore sono stato in compagnia degli agenti. Non mi hanno lasciato un attimo. Ho solo potuto urlare quando è passato il furgone con i vetri oscurati dove stava Matteo Renzi. E tutto è finito lì”.

O almeno così sembrava: si perché, giorni dopo, Campigli si è visto recapitare l’atto di cui sopra. Atto che, inoltre, è stato notificato anche ad una seconda persona di San Miniato. “Sinceramente a passare da delinquente proprio non ci sto – ha dichiarato Campigli – e presenterò quanto prima un memoriale difensivo in cui spiegherò la mia versione”. L’anziano, che per legge ha dieci giorni di tempo dalla notifica dell’avvio delle procedure per il foglio di via per presentare tale ricorso, ha annunciato che procederà in tal senso già nella mattinata di domani. Ma la tematica è tutt’altro che chiusa: alcune forze politiche si sono fatte avanti per presentare la questione sotto forma di interrogazione paramentare.

Traghettano africani, ed espellono italiani dalle città perché contestano il bulletto di Rignano. Poi ci meravigliamo del fatto che vogliano censurare la Rete usando la bufala delle fake news.