“L’omosessualità è una malattia” si può dire, cade l’accusa contro dottoressa De Mari

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Ci sono ancora spazi di libertà in Italia. Silvana De Mari, il medico e scrittore torinese di 64 anni, era stata denunciata dal Torino Pride con l’accusa di diffamazione per queste parole:

“Io ho tre specialità: psicoterapia, medicina e chirurgia: sono 40 anni che curo le persone omosessuali”.

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Anche il Comune di Torino si era aggregato all’esposto contro la libertà di espressione. Ma la procura, dopo inutili mesi di indagini in cui sono stati sprecati i soldi dei contribuenti, ha chiesto l’archiviazione delle accuse nei confronti del medico perché il reato di diffamazione non è contestabile, visto a De Mari si rivolgeva a una pluralità indiscriminata di persone, non un individuo. Insomma, si può dire che l’omosessualità è una malattia, come del resto era scritto in tutti i testi di medicina fino alla decisione politica di eliminarla dalla parafilie.

Ma comunque non è il fatto in sé, ma il diritto di pensare e dire quello che si vuole.

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Gli avvocati del Torino Pride si sono opposti all’archiviazione. Il gup deciderà nei prossimi giorni.

Silvana De Mari, assistita dall’avvocato Mauro Ronco, è medico ma sulla scia delle sue dichiarazioni pubbliche anche l’Ordine ha avviato un’istruttoria per valutare l’eventuale radiazione.




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