Ultimatum del Prefetto ai sindaci: “Dovete accogliere 700 profughi”

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«Entro dicembre, nei comuni della provincia dobbiamo sistemare circa 700 profughi. Il ministro ci ha detto che, rispetto all’accordo siglato con l’Anci, siamo in difetto, dobbiamo trovare 700 posti entro la fine dell’anno. Entro dicembre la commissione per il diritto d’asilo dovrà iniziare a lavorare a Udine», questo l’ultimatum del prefetto, Vittorio Zappalorto, rappresentante di un governo abusivo e il cui unico lavoro è diffondere il tumore afroislamico nel territorio. Lo paghiamo, profumatamente, per ucciderci come popolo.

Ultimatum che – scrive con soddisfazione il giornale locale del gruppo di fake news Espresso -, non lasciano più spazio all’attesa del consenso: non crederete mica di essere in democrazia. Non decidete mica voi cittadini, ma quell’abusiva di Minniti.

Nelle prossime settimane, un gruppo di lavoro aiuterà i 36 sindaci venduti che hanno aderito al progetto di colonizzazione Sprar, che complessivamente metterà a disposizione 170 posti, a organizzare il pre-Sprar, mentre nei Comuni che dell’invasione non ne vogliono sapere, la Prefettura si rivolgerà al mercato privato. Preparate le barricate, resistete fino alle elezioni di Marzo, poi Zappalorto e i suoi finiranno a fare il lavoro che il suo cognome richiama.

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Ieri, in prefettura, la consueta riunione di routine si è trasformata in una sorta di ultimatum nei confronti dei comuni: «Seguendo le nuove direttive ministeriali dobbiamo creare circa 700 nuovi posti per i migranti. In Friuli, la provincia di Udine è la pecora nera dell’accoglienza. È quella che pur avendo più disponibilità, offre meno, mentre le altre quando non sono in sovrannumero sono alla pari».

«Ai sindaci ho detto: “Non lasciate che siano le associazioni a trovare i posti nei Comuni per poi dire il prefetto non mi ha informato, stabilite voi quanti profughi siete in grado di accogliere, non lasciate che la cosa avvenga casualmente”, ma i sindaci non ci sentono, sperano di allontanare il calice amaro. Invece, in base all’accordo siglato dal ministero con l’Anci, che è il sindacato dei Comuni, capiterà a tutti».

Zappalorto non nasconde il rammarico per l’ostilità degli amministratori locali che continua a registrare in Friuli: «Chi sta governando il fenomeno è in gravissima difficoltà, ma – avverte sempre il prefetto – quando le forze politiche che stanno fomentando la paura si troveranno a governare la situazione avvelenata perché la stanno avvelenando loro, voglio vedere cosa diranno ai loro elettori quando non sapranno risolvere il problema». Zappalorto riconduce quella che delinea come una strumentalizzazione politica, «in un fuoco di paglia che durerà fino alle elezioni».

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Faremo in modo che non sia così. Guai se Salvini non rispetta i patti. Ma li rispetterà.