Salvini: “Stato non ha diritto di decidere chi deve vivere o morire”

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“Non chiederei a nessuno di togliermi la vita e di staccare la spina”. Così ha risposto il leader della Lega, Matteo Salvini, in una intervista al direttore di Radionorba Notizie, Maurizio Angelillo, alla domanda su cosa eventualmente sceglierebbe di indicare nel suo biotestamento.”Chiederei – ha aggiunto Salvini – che i miei familiari avessero il sostegno dello Stato, cosa oggi non si verifica, per accudirmi sino in fondo. Preferirei che la mia famiglia fosse nelle condizioni di assistermi senza dilapidare tutto il suo patrimonio, non si può parlare di biotestamento se poi si tagliano fondi alle famiglie e alla sanità”.”In alcuni paesi europei – ha aggiunto Salvini – si è partiti da questo per arrivare all’eutanasia anche per i minorenni, quindi non penso sia diritto dello Stato decidere a chi togliere e a chi lasciare il diritto di continuare a vivere”.

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La proposta di legge approvata dalla Camera lo scorso 20 aprile, ha un inquietante ‘punto 5’:

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5. Minori e incapaci – Il consenso informato è espresso dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale o dal tutore o dall’amministratore di sostegno, tenuto conto della volontà della persona minore di età o legalmente incapace o sottoposta ad amministrazione di sostegno. Il minore o incapace ha diritto alla valorizzazione delle proprie capacità di comprensione e decisione e quindi deve ricevere informazioni sulle sue scelte ed essere messo in condizione di esprimere la sua volontà.

Sinceramente, non vorrei che la mia vita fosse nelle mani di un “tutore di sostegno”.