Restano in carcere i due zingari accusati dello stupro di due ragazzine italiane di 14 anni avvenuto nel maggio scorso a Roma. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Roma che ha respinto le istanze di scarcerazione presentate dai difensori di Mario Seferovic, 21 anni, e Maikon Halilovic, 20 anni.
Lo stupro avvenne il 10 maggio scorso in un boschetto nel quartiere del Collatino. Legate ad un recinto con delle manette che avevano portato i due zingari, le due furono 14 enni vennero violentate da “Alessio il sinto”, il nome scelto da Seferovic per chattare su Fb, mentre il complice faceva da palo.
