Ong contro derattizzazioni: “Topi sono senzienti, è genocidio”

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Dopo il ‘razzismo’, la nuova frontiera è lo ‘specismo’

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Parigi è invasa dai topi. E non fatevi strane idee, stavolta parliamo proprio della specie rattus. Sono sei milioni contro i 2,3 milioni di abitanti. Il comune ha così lanciato una vasta derattizzazione dal costo di 14 milioni. “Da una coppia si generano 950 esemplari in due anni, se non interveniamo drasticamente sarà una catastrofe”, ha spiegato il responsabile.

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Ma attenzione, le ong sono subito intervenute a loro difesa scagliandosi contro la ‘ratto-fobia’. Una petizione lanciata dalla psicologa infantile Josette Benchetrit ha già raccolto più di 25 mila firme per porre fine al “genocidio” di “esseri senzienti che per legge vanno trattati come gli esseri umani”. Anziché prendersela con i ratti e “condannarli a morte, bisognerebbe trovare un contraccettivo politico contro le fobie”. Secondo la psicologa “la fobia dei ratti è una fobia sociale ingiustificata, come la fobia dei ragni: date a un topo una bella coda cespugliosa e sarà come uno scoiattolo, un animale che invece amiamo. Questi poveri sfortunati vengono uccisi senza pietà perché designati da la società come capri espiatori da sradicare”.

Ovviamente non portano malattie, e come ci spiegano gli ‘esperti’ nel caso degli immigrati sono invece risorse: “consumano ogni giorno 9 tonnellate d’immondizia”.