Disoccupati italiani in coda per fare i bidelli: ma ci sono anche immigrati e profughi

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Questo è un tentativo palese di sostituzione etnica: fanno di tutto per rendere sempre più difficile agli italiani meno qualificati di trovare lavoro, quindi di mettere su famiglia e fare figli

Circa 2.500 domande di aspiranti bidelli, tecnici e ausiliari Ata nelle graduatorie di terza fascia 2017 per le scuole in Friuli Occidentale. Ma i disoccupati italiani avranno nuovi concorrenti: sedicenti rifugiati politici e immigrati.

Tra le domande: quelle di una giovane africana immigrata dal Burkina Faso nella Pedemonana e tanti immigrati candidati alle supplenze nelle bidellerie di 42 scuole pordenonesi.

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A 44 anni anche Suley Murillo ha deciso di presentare la domanda: è arrivata dalla Colombia nel 1995.

«Chiusi i termini delle domande il 31 ottobre si fanno ancora i conti – ha confermato Mario Bellomo sindacalista Flc-Cgil a Pordenone –. Soltanto al nostro sportello in via San Valentino sono state inoltrate oltre mille domande per le graduatorie Ata di terza fascia».

Le prospettive di lavoro (leggi: supplenze 2018-2019) per i precari saranno concrete nelle segreterie scolastiche se il Governo eliminerà la clausola-capestro su tempi lunghi delle sostituzioni. Intanto, disoccupati, profughi e rifugiati sono in fila.

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«Le domande sono state allargate a immigrati con cittadinanza italiana, oppure a chi è titolare del diritto di soggiorno – conferma l’ufficio Istruzione –. Anche quello di soggiorno per lungo periodo come profughi o con lo status di rifugiati».

Se sei un precario italiano, ora avrai nuovi concorrenti. Questa è l’Italia del PD.