Renzi contro le fake news, la Rai non gli basta

Vox
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Non hanno nemmeno il senso della vergogna, controllano tutta l’informazione, dalla Rai ai giornali che sono di proprietà di quattro o cinque gruppi editoriali tutti riconducibili allo stesso sistema di potere. Ma siccome la libertà della Rete sta mettendo a rischio il loro controllo dell’informazione, hanno inventato la fandonia delle ‘fake news’: che sono tutte quelle notizie che loro non approvano. Lo Stato non deve mettere bocca sulla diffusione delle notizie. I cittadini non sono dei bambini, hanno la capacità di controllare la veridicità di una fonte.

E poi: tutto il sistema mediatico insiste a definire profughi gli africani, perché c’è (c’era) la guerra in Siria: non è una gigantesca fake news? No, per loro no.

“Quello che sta accadendo in queste ore è impressionante. Alcune inchieste giornalistiche mostrano che in Italia esiste una vera industria del falso, con profili social altamente specializzati in diffusione di bufale, fake news, propaganda. Dopo una indagine condotta da una testata online sono state oscurate in settimana pagine che avevano un totale di 7 milioni di like. Avete letto bene: 7 milioni di like. Sono numeri da capogiro. I quotidiani italiani – tutti insieme – vendono un decimo di questa cifra”.

Lo scrive via Facebook, il cazzaro in capo e segretario del Pd Matteo Renzi. Uno che di bufale e fake news si intende. La vicenda è questa:

Corriere contro siti indipendenti: “Una Rete di siti e pagine Facebook che diffonde fake news”

In pratica, la cosiddetta ‘inchiesta’ avrebbe ‘scoperto’ che DirettaNews fa parte di un gruppo editoriale che controlla altre decine di siti. Beh, come l’Espresso. Che in quanto a fake news è inarrivabile. Quindi dove è il problema?

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”Nessun talk show neanche si avvicina a questi dati. Che significa? Significa – sottolinea- che c’è chi inquina in modo scientifico il dibattito politico sul web diffondendo notizie false solo per screditare gli avversari. Noi lo sappiamo bene, perché ne siamo vittima ogni giorno. E ogni giorno che passa si scoprono notizie più inquietanti sulle modalità di diffusione di queste bufale”.

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I ‘mi piace’ sulle pagine Facebook contano poco o nulla ormai da anni. Moltissime pagine, compresa quella di Renzi, comprano ‘like’ da società specializzate. Si tratta in grandissima parte di account falsi e bot generati in paesi come l’India. Quanto alle pagine ‘oscurate’, fortunatamente non basta una ‘inchiesta’ giornalistica di un giornale come BuzzFeed, conosciuto negli Usa per avere creato falsi clamorosi:

L’uomo dietro il falso dossier che voleva incastrare Trump con la “pioggia dorata”

Lo scorso anno prese di mira il Blog di Grillo e i siti della galassia grillina. E’ quindi un organo che agisce per conto del PD. Anche perché, su DirettaNews non ci risulta esserci notizie false. Del resto accusano anche Vox di diffondere ‘bufale’: è un bieco tentativo di delegittimare i media indipendenti. Quello di BuzzFeed e PD è un attacco mirato contro la libertà di espressione: se non parli bene di Renzi e dell’immigrazione, diffondi fake news. Ma sono loro fake news. Il PD è fake news.

Il cazzaro ha poi concluso: “Ne parleremo ancora oggi – ha concluso il leader Pd. alla prima serata della #L8 – Leopolda8. Io #L8 per una campagna elettorale civile basata sui dati di fatto e non sulle fake news, io #L8 contro l’industria del falso e per la discussione vera sulle soluzioni da offrire ai nostri cittadini. Se ci siete, ne parliamo stasera. Altrimenti seguiteci sui canali ufficiali della Leopolda. E ditemi la vostra, ci tengo e leggo i vostri commenti (ah, dato l’argomento: astenersi troll e profili falsi, grazie. Tanto ormai vi sgamiamo subito)”.

Se non scrivi che il Canale di Sicilia è in Libia, sei nella lista nera di Renzi. E lui è nella nostra.

Noi difendiamo DirettaNews come difenderemmo un sito di qualche centro sociale che venisse oscurato.