Oggi, Maria e Flora vennero decapitate a Cordova perché rifiutarono conversione all’Islam († 854)

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Avete sentito parlare, oggi, delle Sante Flora e Maria? No. Oggi abbiamo sentito quello che dovrebbe essere il Papa, perorare nuovamente la causa dell’invasione. Con la richiesta di fatto di una resa dei Cristiani.

Quella resa a cui non cedettero Flora e Maria. Vergini martiri della Chiesa. Quando il 24 novembre dell’anno del Signore 854, preferirono morire decapitate, piuttosto che abiurare e convertirsi all’Islam.

In quel periodo, la Spagna era sotto i musulmani. E nel Califfato di Cordova tutti i cristiani vennero condannati a morte. La giovane Flora, perseguitata, si rifugiò in una chiesa e incontrò Maria, anche lei in fuga. Insieme furono trascinate in tribunale e morirono martiri. Decapitate.

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La passione di queste due vergini martiri fu scritta da un altro santo, S.Eulogio di Córdova, che le conobbe in carcere. Flora e Maria andarono dal cadì e professarono pubblicamente la loro fede cattolica. Messe in carcere, furono visitate da s.Eulogio, pure lui nella stessa prigione, il quale, commosso per la fortezza e le sofferenze delle due vergini, tornato nella sua cella, prese a scrivere per loro quell’ardente trattato, Documentum martyriale, che è la più nobile apologia ed esortazione al martirio. Interrogate e tentate più volte dal cadì, perseverarono forti nella fede, e perciò furono decapitate il 24 novembre 851 nel corso della crudele persecuzione dell’emiro Abd al-Rahmàn II. I loro corpi, abbandonati nei campi e rispettati dagli stessi animali, furono quindi gettati nel fiume Guadalquivir; in seguito il corpo di Maria fu ritrovato e sepolto dai cristiani nella chiesa del monastero di Cuteclara. Le teste delle due martiri furono collocate nella basilica di S. Acisclo. S. Eulogio, che attribuisce alla intercessione di queste due vergini la sua liberazione, avvenuta pochi giorni dopo, diede notizia del martirio in due lettere indirizzate al suo amico Alvaro Paolo e alla sorella di Flora, Baldegoto, e ne inserì una relazione nel suo Memoriale sanctorum. Le sante Flora e Marta vengono ricordate nel Martirologio Romano il 24 novembre.

Il Martirologio Romano le ricorda così:

«A Córdova nell’Andalusia in Spagna, sante Flora e Maria, vergini e martiri, che durante la persecuzione dei Mori furono gettate in carcere insieme a sant’Eulogio e poi trafitte con la spada»

Noi oggi le ricordiamo. E, anche per loro, e per tutti quelli che sono morti senza rinnegare, dobbiamo e possiamo resistere.