Profughi in cattedra, genitori ritirano bimbi da scuola elementare

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Sempre peggio. Un insegnante ha fatto intervenire due richiedenti asilo afghani (!) in classe (ospiti di un vicino hotel a Vedronza), senza chiedere prima l’autorizzazione ai genitori. Da qui la protesta delle famiglie che, dopo aver ritirato i propri figli, hanno chiesto spiegazioni alla preside, Tiziana D’Agaro.

La scuola elementare di Lusevera fa parte dell’istituto comprensivo di Tarcento. Per ottenere risposte Prisciano, consigliere FdI, insieme a un gruppo di genitori, ha seguito la preside lungo la strada, incalzandola con domande e riprendendo tutto con un telefono cellulare. La dirigente scolastica, però, nonostante le sollecitazioni, non ha voluto commentare la vicenda.

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«È aberrante che un dirigente scolastico si comporti in questo modo senza avvertire i genitori e addirittura rifiutandosi di relazionarsi con loro – commenta Prisciano –. Al di là di come la si pensi sui profughi, ogni genitore ha il diritto di sapere cosa il proprio figlio fa a scuola e con chi si relaziona. Scriverò al provveditorato regionale per chiedere chiarimenti sulla vicenda e provvedimenti disciplinari urgenti nei confronti dei responsabili». Per il consigliere di FdI è «assurdo che i genitori italiani debbano sottoporre i propri figli a tutti i vaccini previsti per legge per poter farli frequentare le lezioni, mentre a scuola si fanno entrare soggetti di cui si disconosce la situazione sanitaria».




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