Un accordo interreligioso che va incontro a tutti gli universitari di fede e di cultura diverse che hanno scelto gli atenei torinesi per completare il loro percorso di studi. Una firma tra il Comune, nella persona dell’assessore ai Diritti (DEGLI IMMIGRATI) Marco Giusta, e vari comitati rappresentanti i diversi credo per sostenere il progetto Torino Città Universitaria.
Evidentemente non era abbastanza dare le borse di studio ai terroristi islamici:
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Più servizi e più dialogo
Ecco così migliorie nell’accoglienza degli studenti da ogni parte del mondo: tutte operazioni che significano più sostegno per gli universitari stranieri e più comunicazione e dialogo. Iniziative che si orienteranno lungo le quattro direttrici del progetto: Internazionalizzazione, Orientamento, Sistema tra formazione, ricerca, impresa e lavoro e Sostenibilità. Il 7% dei 100mila iscritti tra Politecnico e Università di Torino viene da altri paesi. Al Poli in particolare, gli stranieri sono il 15%, con un incremento per l’anno accademico 2017-2018 del 24%.
E si sa, poco conta che siano iscritti solo per organizzare attentati, come nel caso scoperto nei giorni scorsi.
Alla firma hanno partecipato anche l’Associazione Giovani Musulmani, il Centro Mecca di via Botticelli e la Moschea di piazza Cattaneo.
Il PD e in questo caso anche il M5S hanno una fissa: favorire gli immigrati. Sempre e comunque.