Il video che imbarazza il governo, Prefetto ‘in ginocchio’ dai clandestini

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Imbarazzante. Sempre più imbarazzante la vicenda dei maschi africani che non vogliono stare a Conetta. Da giorni bivaccano in giro per il Veneto ospitati in parrocchie con servizio bus fornito dal loro protettore, il Prefetto Boffi. Tanto pagano gli Italiani.

Nella giornata di ieri è andata in scena una delirante ‘trattativa’ tra il rappresentante di uno Stato in putrescenza e i fancazzisti africani: una trattativa! Con il prefetto ‘in ginocchio’ dai clandestini.

“Se avessi avuto sistemazioni migliori le avrei date”, ha detto loro il prefetto Boffi, “a Cona a luglio c’erano 1400 persone, una settimana fa ce ne’erano 1100, oggi 800: dove possibile abbiamo trasportato le persone ove possibile. Non si può consentire che chi protesta, chi si rivolta, scavalchi quelli che sono più anziani di permanenza della struttura, queste sono le regole di accoglienza . Sapete che l’abbandono volontario delle strutture determina la decadenza del procedimento, ma in considerazione della particolarità, dell’eccezionalità della situazione , se siete disposti a tornare a Cona, vi garantisco una soluzione rapida”. IL prossimo governo lo deve rimuovere. E senza stipendio, il lauto stipendio che prende alle spalle degli italiani.

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Migranti la risposta

Posted by La Nuova di Venezia e Mestre on Wednesday, November 22, 2017

“Quello che posso impegnarmi a fare, su disposizione del ministero”, ha aggiunto Boffi, “è a spostare nel giro di pochissmi giorni 100 persone, entro 2 o 3 giorni, per riposizionarle in altre strutture. Non posso dire dove (gli italiani non devono sapere ndr..), ma sicuramente situazioni alloggiative più piccole:13 in provincia di Venezia, gli altri fuori provincia. Ma sulla base del principio dell’anzianità della permanenza, non è corretto che chi aspetta da tempo sia scavalcata da voi, a meno che non siate anche voi da tempo qui. Continueremo costantemente a monitorare Cona. Abbiano chiesto l’autorizzazione in deroga a installare nuovi impianti per migliorare le vostre condizioni. Grazie al blocco degli sbarchi la situazione non si appesantirà a Cona”.

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Gli Italiani hanno ‘anzianità di permanenza’, specie di burocrate pagato per fare l’agente viaggi dei maschi africani in fuga dalla guerra in Siria.

LA RISPOSTA DEGLI AFRICANI IN FUGA DALLA GUERRA IN SIRIA – “Non vogliamo più vedere Cona”, la risposta dei migranti, “Grazie per averci ascoltati: non capiamo come la soluzione possa essere Cona. Lei, prefetto, ci ha detto che 100 persone saranno trasferite da Cona: chiediamo garanzie che saremo tra quei 100, come tra i 200 già andati via da Cona c’erano persone che erano al centro da meno tempo di noi”. “Ci erano già state date garanzie, quest’estate”, hanno proseguito i migranti, “che la situazione a Cona sarebbe migliorata, ma così non è stato”.

Il prefetto Boffi ha ricordato quasi tra le lacrime che durante l’estate sono stati effettuati lavori per 260 mila euro per migliorare le condizioni nel centro di Cona.
I migranti: “Cona non è un centro di accoglienza, è un magazzino di scarico umano. L’interesso dell’albergatore è che gli ospiti restino lì, perché più giorni stanno più incassa. Ma noi dobbiamo avere la lucidità di trovare un albergo adeguato”.

Ce n’è uno grande, in Africa.